La Triennale di Milano ha restaurato la sua Terrazza panoramica per offrire al pubblico una nuova proposta di ristorazione di qualità, una ulteriore tappa nell’offerta che la Triennale di Milano propone ai visitatori anche in vista della grande occasione di Expo 2015 e dell’appuntamento del 2016, quando la Triennale di Milano ritornerà alla grande Esposizione Internazionale che l’ha resa punto di riferimento nel mondo per il Design, l’Architettura, l’Arte e la Fotografia.

In concomitanza dell’apertura della mostra “Arts & Foods” apre al pubblico anche il nuovo Ristorante Terrazza Triennale affidato allo chef Stefano Cerveni e disegnato da Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR.

Nel luglio del 2014 La Triennale di Milano ha indetto un concorso d’idee che ha visto la partecipazione di 15 studi di architettura ai quali è stato chiesto di pensare al nuovo Ristorante sulla Terrazza. Lo scorso settembre la giuria composta da: Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano; Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum e membro del comitato scientifico della Triennale di Milano per il design; Alberto Artioli, responsabile della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le provincie di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese; Carlotta De Bevilacqua, presidente e Amministratore Unico di Danese e titolare del proprio studio di architettura e docente al Politecnico di Milano; Pierluigi Nicolin, direttore della rivista “Lotus International” e titolare del proprio studio di architettura e docente al Politecnico di Milano; Rossana Orlandi, collezionista, esperta di design e talent scout del design per giovani designer contemporanei; Giuseppina Sordi, direttore centrale Sviluppo del territorio del Comune di Milano; ha scelto il progetto dello studio OBR.

Il progetto di Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR interpreta la tradizione della Triennale con una soluzione leggera, rigorosa e dinamica. Gli architetti di OBR con la collaborazione di Maddalena D’Alfonso hanno disegnato una serra trasparente immersa nel verde e sospesa sul Parco Sempione, con una vista spettacolare del Castello Sforzesco e dell’intero skyline di Milano.

Salendo sulla terrazza del Palazzo dell’Arte, si viene accolti da un orto aromatico concepito dal paesaggista Antonio Perazzi, dietro il quale si articola il padiglione vetrato del ristorante, arretrato rispetto ai portali della facciata storica. Il padiglione, completamente apribile su tutto il perimetro, è caratterizzato da una leggera struttura modulare in acciaio inox che consente un facile e veloce montaggio e smontaggio direttamente in situ, combinando tecnologie industriali con sapienza artigianale. Il disegno della struttura, ingegnerizzata da Buro Happold e Milan Ingegneria e realizzata dalla ditta Capoferri, riprende le geometrie delle campate storiche di Muzio.

Una grande tenda mobile di 400 metri quadri fluttua sospesa sopra il padiglione vetrato. Aprendosi completamente su un lato, essa fa funzionare il padiglione come una serra bioclimatica termoregolante, con modalità d’uso differenti tra giorno/notte ed estate/inverno, e permettendo agli ospiti di pranzare riparati dal sole o di cenare sotto le stelle. Come una videoinstallazione, la tenda sospesa sulla serra si anima di immagini e di luci studiate da Guido Bianchi, rimandando agli eventi promossi da Triennale per Expo e offrendo ai propri ospiti un’esperienza unica tra alta cucina e design, sospesa tra parco e città. Il Ristorante ospiterà in inverno 50 coperti, in estate 120 coperti tra interno ed esterno.

Lo chef Stefano Cerveni, 1 Stella Michelin, guiderà un team composto da grandi professionisti: Fabrizio Ferrari nel ruolo di Executive Chef, Nicola Bonera Supervisor della Cantina, Carlo Pierato Supervisor della Sala e Luis Hidalgo noto Bartender. Il progetto del Ristorante, la cui gestione è stata affidata a Ugo Fava, vuole riprendere la tradizione dell’osteria proponendo una cucina di alta qualità con un servizio dall’attitudine “friendly”. Lo Chef, già proprietario del Ristorante Due Colombe al Borgo Antico, si rivolge ad una clientela italiana ed internazionale cui proporrà i suoi grandi classici e i piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna, rimanendo fedele al concept che lo contraddistingue: materie prime che sanciscono il forte legame con il territorio e con l’Italia.

“Nel nuovo Ristorante – commenta Cerveni – riproporrò per metà i piatti della carta del Due Colombe e prevedo di recuperare, sviluppare tutte le eccellenze italiane, le ricette tradizionali, lavorando sull’essenza delle cose senza verità intrinseche. Voglio raccontare la storia di un oste, stellato sì, ma sempre un oste. Presenterò solo esclusivamente cucina italiana, con un servizio semplice ma di livello, mettendo il cliente a proprio agio. Desidero utilizzare questa occasione per dimostrare quello che il Made in Italy è in grado di proporre e che stiamo pian piano perdendo”.

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ultimo aggiornamento: 05-04-2015