Renzo Piano ha una visione personale di come potrebbe essere il porto di Genova in futuro. Non è la prima volta che il celebre architetto propone un restyling del bel capoluogo ligure: proprio recentemente abbiamo parlato del nuovo Padiglione Cetacei dell’Acquario di Genova disegnato da Renzo Piano. Ma oggi l’architetto, eletto senatore a vita da Napolitano, ha in mente un progetto decisamente più impegnativo.

Renzo Piano, originario proprio di Genova, era già stato chiamato nel 1988 a ripensare e ristrutturare il Porto Antico, in occasione delle Celebrazioni Colombiane, l’Expo 92 di Genova: in quell’occasione erano state riqualificate le aree del Magazzino del Cotone e del Millo ed erano stati aggiunti l’Acquario di Genova e il Bigo. Nel 2001 per il G8 Renzo Piano aveva effettuato un intervento di riqualificazione. E oggi torna a Genova per un restyling che riguarda un’altra zona dell’affaccio al mare della città ligure.

Il progetto, presentato a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale, apporterà alcune modifiche nella zona ottocentesca del porto, che si estende a Levante del Centro storico, dal Porto Antico e fino alla foce del Bisagno. I lavori dovrebbero cominciare nel 2020 e potrebbero durare almeno una decina d’anni, con un costo che si aggira intorno ai 120-140 milioni di euro.

Nel progetto è il mare il grande protagonista, perché come sottolineato da Renzo Piano la sua idea è di togliere cemento, più che di costruire qualcosa. L’edificio ex Nira lascerà il posto a un nuovo spazio acqueo che servirà da collegamento tra l’area turistica dei Magazzini del Cotone e i padiglioni fieristici (il capannone delle fiere campionarie sarà demolito).

Il canale sarà profondo 6 mtri, largo tra i 20 e gli 80 e potrà essere navigabile. Renzo Piano vuol far

tornare a scorrere l’acqua laddove era un tempo.

Ecco perché si formeranno delle specie di isole, collegate alla città con dei ponti: si parla di tre isole e quattro ponti.

La nuova Torre Piloti, poi, sarà alta 70 metri e sorgerà sulla diga a protezione delle darsene della Fiera. Il progetto ricorderà una figura umana con la mano sugli occhi, come una vedetta:

Sarà come un uomo che fa il saluto militare, un saluto rivolto ai genovesi in arrivo dal mare.

Via | Il Secolo XIX

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ultimo aggiornamento: 08-10-2014