Era il 2009 quando un giovane Ryosuke Fukusada partecipava ad un concorso di design di Kyoto, portando dinanzi alla giuria un progetto nuovo e interessante che gli valse la vittoria. A distanza di cinque anni la realizzazione in scala del prodotto ha visto finalmente la luce. Ed è proprio il caso di dirlo, visto che si tratta di una lampadina con una marcia in più: è fatta tutta in legno massello.

Il bulbo è infatti realizzato interamente in pino seguendo un antico processo di lavorazione giapponese chiamato Rokuro. Ogni lampada è realizzata a mano dal maestro Yuki Ayabe girando un blocco di tronco su un tornio, il quale lo scava dall’interno fino a ridurre il suo spessore a pochi millimetri (circa 2-3mm).

Dopo di che una luce led viene inserita dentro al guscio e fissata con un telaio in alluminio. In questo modo un oggetto che sembra un mock up artigianale che copia l’estetica di una comune lampadina ad incandescenza, in verità si illumina realmente di mille riflessi, consentendo alla luce di passare attraverso la sottile membrana legnosa evidenziandone le nervature classiche.

Il progetto di Ryosuke Fukusada è stato da poco messo in commercio dal marchio austriaco Ledon a tiratura limitata, con un costo per ogni pezzo che si aggira attorno ai 2000 euro. La cifra poco economica è giustificata dal fatto che i processi produttivi sono tutti manuali e che gli strumenti per il Rokuro sono stati realizzati appositamente per soddisfare le esigenze del progetto.

Fukusada, quando venne intervistato nel 2009 dalla rivista online Deezen, svelò qualche dettaglio in più su come fosse nata l’idea della lampadina in legno:

L’intento era quello di creare un nuovo prodotto mescolando la lavorazione artigianale con un design contemporaneo, in grado di mantenere le tecniche artigianali tradizionali che stanno scomparendo a causa dell’industria moderna

Adesso siamo alla prova del nove, che decreterà se il mercato (di semi-elite) lo premierà o meno.

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ultimo aggiornamento: 25-08-2014