La carta da parati, uno dei metodi più usati per la decorazione delle pareti di casa, ha avuto negli anni periodi di massimo splendore e di rapida caduta, in linea con le mode dettate dall’interior design. E se in Europa l’ultimo decennio che l’ha vista regina della casa è stato quello dei meravigliosi anni 70, dopo una successiva fase di flessione sembra tornata più in voga che mai, grazie anche alla disponibilità di materiali più nuovi e finiture più moderne.

Scegliere la carta da parati per le proprie stanze non si riduce però solo alle opzioni estetiche del singolo motivo. È necessario che ogni camera della casa sia rivestita in modo da risultare armoniosa e omogenea rispetto alle altre ed è anche bene sapere quali opzioni offra il mercato e quali di queste rispondono alle esigenze dei padroni di casa.

Tanto per cominciare parliamo della principale differenza “tecnica” dei rivestimenti murali, ossia il loro essere “prepasted” o no. I prepasted sono modelli dotati di una sottile lamina di colla secca da attivare bagnandola con acqua o altri liquidi. Questa soluzione fa si che il lavoro di messa in opera sia più veloce, rendendo anche più agevole lo scollaggio quando ci si stufa del wallpaper e lo si vuole cambiare.

Al contrario i rotoli di carta da parati semplici hanno bisogno di essere spennellati con una colla apposita, il muro sottostante va solitamente trattato con un aggrappante e al momento di tirar via si fa un po’ più di fatica. Tuttavia questa opzione garantisce anche una maggiore durata della copertura senza quei fastidiosi riccioli che si scollano in cima al muro.

Parlando di materiali va detto che al giorno d’oggi ci sono molte più chance rispetto a quarant’anni fa. Perciò c’è una buona possibilità che se il cartaceo non dovesse rientrare nelle vostre corde, vi siano altre valide alternative da tenere in considerazione. Un esempio sono i wallpaper in tessuto (soprattutto canapa, lino e cotone), spesso declinati in filati pregiati come la seta o il velluto e per questo dotati di quel naturale effetto lucido/morbido che con una classica carta sarebbe difficile da ottenere.

Ci sono poi anche i wallpaper vinilici, che di fatto hanno una base di carta rivestita con una lamina di vinile. Questa soluzione è perfetta per la stanza dei bambini o per la cucina, in quanto la superficie è più robusta, duratura e completamente lavabile con acqua e sapone senza correre il rischio di rovinare la parete.

Per quanto riguarda la scelta del soggetto della carta da parati le regole da seguire sono le medesime della pittura murale. I colori chiari rendono una stanza più grande, quelli più scuri più piccola e le righe verticali danno l’illusione ottica di mura più alte, quelle orizzontali di spazi più ampi.

Un trend degli ultimi anni è quello di non coprire le quattro mura di un ambiente con la carta da parati ma di sceglierne solo una dove far aderire un soggetto che si ispiri al mood della casa o quantomeno della stanza. Se ad esempio l’area living rispecchia lo stile zen con mobili lineari, tappezzeria in tessuti grezzi e legno non verniciato, la parete principale può essere coperta da un disegno stilizzato di canne di bambù, voli di rondini o ramificazioni in seta argento su sfondo pastello sui toni del verde o dell’azzurro.

Foto | da Flickr di Orin Zebest

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ultimo aggiornamento: 05-08-2014