Solo lo scorso anno l’iconico sgabello Stool 60 di Artek compiva la bellezza di 80 anni, festeggiando l’evento con la celebre installazione “Elephant in the Grass” al Dover Street Market di Ginza, in Giappone.

A distanza di un anno si bissa, sempre al Dover ma questa volta in quello di Lexington Avenue a New York, dove per l’occasione si è allestita un’opera simile a celebrazione delle otto decadi che hanno reso iconico il design dello sgabellino impilabile di Alvar Aalto.

Sia l’installazione nipponica sia quella americana sono state progettate e curate da Astrid Klein e Mark Dytham della Klein Dytham Architecture, che hanno mantenuto invariate le linee di Stool 60 giocando unicamente sul colore e sulla lunghezza delle gambe. Altezza e tonalità hanno seguito un’idea precisa sviluppata dai progettisti: dare l’impressione di essere in un prato.

Perché? Perché nulla come i morbidi fili d’erba possono rappresentare la leggerezza del design di questo sgabello, nato dall’estro del visionario Aalto, che ha voluto mantenere sacro il concetto tutto nordeuropeo (già era solido negli anni 30) della funzionalità di mobili e complementi d’arredo come valore portante della progettazione.

Gli Stool 60, realizzati in betulla finlandese, sono ancora oggi oggetti di culto e sempre attuali (ovviamente periodicamente riaggiornati quantomeno nelle nuance), simbolo di un’essenzialità nelle forme che ancora oggi, nel campo del design, va decisamente per la maggiore.

Via | Interiordesign

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ultimo aggiornamento: 28-06-2014