Pensate che il Salone del Mobile sia un evento tutto punti e virgole? Magari sì. E magari è per questo che a scombinare gli schemi ci pensano gli eventi del Fuorisalone 2014, progetti più a misura di cittadino, per avvicinare anche i non addetti ai lavori ad architettura e design. Punta sulla storia (e su un titolo anche piuttosto buffo) il progetto “Disfunzione Mediterranea”, posto in essere dal team di PadiglioneItalia in zona Ventura Lambrate (via Oslavia, 3) con il contributo di Alessandro Zambelli e della sua linea di oggettistica siglata Levante.

Chiedere a Zambelli, che a noi piace definire come il padre della fantasia funzionale, di trovare ispirazione dal Mare Nostrum per le sue creazioni, sarà stato un po’ come invitarlo a nozze. Coniugare infatti il passato con presente e futuro è sempre stata la strada maestra di questo designer, perciò avere come sua musa quel lembo di terra e acqua tanto caro agli antichi romani, siamo certi sia servito senza dubbio allo scopo.

Così la “cura” per la disfunzione delle ciotole, dalla forma tondeggiante e scoscesa come dune di sabbia e dolci promontori, è diventata un supporto in sughero, materiale grezzo in grado di donare una sorta di stabilità estetica a questi oggetti. E qui l’accenno al passato degli avi è facile da comprendere, rimandando ai tempi in cui la creatività serviva per una risoluzione immediata ed efficace dei problemi estemporanei.

Piccola nota a chiosa di tutto: Zambelli, che non è abituato a lasciare qualcosa al caso, ha giocato con turaccioli e ceramiche per solleticare ancora una volta la nostra immaginazione e la nostra memoria. Perché si sa, nulla come il coccio e il tappo di sughero fanno immediatamente pensare alle otri di vino e olio, simbolo di una cultura mediterranea che ammicca al passato per costruire basi solide per il suo futuro.

E questa è storia. Tutto il resto è design.

Levante, Alessandro Zambelli

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ultimo aggiornamento: 05-04-2014