La Rai compie 60 anni, 60 anni di storia di programmi e non solo. Ieri abbiamo visto come sono cambiati i loghi della Rai nel corso della sua storia, dalla loro introduzione, quando sono comparse le prime emittenti private concorrenti fino ai giorni nostri. Oggi vogliamo invece parlarvi del monoscopio della Rai: che cos’è e perché viene solitamente utilizzato?

Il monoscopio della Rai è quel simbolo creato per poter verificare non solo il buon andamento delle trasmissioni, ma anche per poter indicare, nei primi tempi di trasmissione, la sospensione dei programmi nelle ore notturne. Con la presenza delle prime televisioni private, ma anche in precedenza con la Rai, ogni emittente aveva il suo logo personalizzato, il suo monoscopio, per poter indicare che in quel momento la programmazione era assente. In passato non tutte le ore del giorno erano coperte dalla programmazione e durante i “buchi” nel palinsesto sullo schermo appariva, appunto, il monoscopio.

Il monoscopio vero e proprio veniva usato nei primi anni di televisione per le immagini di prova o per calibrare le apparecchiature: la Rai, nei primi anni di utilizzo del monoscopio a colori, presentava anche una barra nera in basso, con il nome dell’emittente di riferimento. Stessa sorte toccava ai monoscopi anche delle altre emittenti televisive, che così si distinguevano da quelle concorrenti.

Foto | da Pinterest di Andrea Galli

Via | Rai

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ultimo aggiornamento: 03-01-2014