E’ morto David Collins, uno dei designer più famosi e apprezzati, noto in tutto il mondo per aver arredato i ristoranti più lussuosi e alla moda, oltre che i bar e le boutique più frequentate. L’annuncio della morte, causato da complicazioni di un tumore della pelle, è avvenuto all’improvviso: la malattia gli era stata diagnosticata solamente tre settimane fa.

David Collins lascia due sorelle, un fratello e la madre: cresciuto a Dublino, ha studiato architettura alla Boston Street School of Architecture: dopo la richiesta di un amico di progettare la sua casa, ecco la scoperta dell’interior design, settore che lo accompagnerà per il resto della sua vita.

Nel 1985 ha fondato il David Collins Studio: ha lavorato per progetti prestigiosi a Londra, come la cura degli interni di The Wolseley, del Claridge Bar, del Nobu Berkeley, del J. Sheekey St Martin’s Lane London e del The Connaught’s bar, senza dimenticare il suo impegno nella moda. Ha collaborato con Bergdorf Goodman, Harrods, Jimmy Choo e Alexander McQueen.

Grazie alle sue innovazioni, al suo uso dei colori saturi e di tonalità come il blu, è diventato ben presto uno degli interior designer più apprezzati di tutto il mondo. La sua vita, però, si è spenta così all’improvviso, lasciando un grande vuoto nel design, come ricordato da Alexandra Shulman, editor di Vogue:

La morte di David è un vero shock. Oltre ad essere responsabile della progettazione di molti dei più influenti ristoranti e bar londinesi del nostro tempo, era un caro amico di molti a Vogue. Il suo lavoro univa lusso, glamour e tradizione in uno stile inimitabile.

Via | Vogue e Dezeen

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 17-07-2013