La gallerista milanese più icona in assoluto è la piccola e superenergetica Rossana Orlandi; il suo quartier generale in via Matteo Bandello è meta di infiniti pellegrinaggi durante le settimane del Salone del Mobile, non contenta però, quest’anno ha fatto di più.

Ha inserito nella cornice ottocentesca del Museo Bagatti Valsecchi delle intermittenze progettuali create dai designer a lei più cari in questo momento; una dimensione che si aggiunge alla tendenza più forte emersa dal Fuorisalone 2013: il metissage, l’effetto ibrido. Il design contemporaneo acquista un’allure magica con lo sfondo di oggetti e architetture vecchie di secoli; la superstar in tutto questo è senza dubbio lo spagnolo Nacho Carbonell, presente con una seduta/installazione gonfiabile e con una sedia avvolta in una nuvola di metallo.

Intonatissima, l’opera The Purgatory Corner di Frederique Morrel, un gigantesco pannello imbottito e ricamato a mezzo punto; un curioso contrasto invece, la lampada che fa le mega bolle di sapone Booo. Infine segnalo i fiabeschi forzieri dorati di Von Pelt, con interrmittenze irregolari a effetto acquatico che ammorbidiscono la rigida solidità medievale che pare essere lo spunto di partenza.

Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi


Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi
Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi
Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi
Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi
Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi
Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi
Museo Bagatti Valsecchi mostra Rossana Orlandi

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ultimo aggiornamento: 15-04-2013