Iniziativa realizzata in collaborazione con Lema.

Il gruppo si distingue per la qualità dei materiali, la cura dei dettagli, l’estrema personalizzazione che ci permette di portare a casa mobili e complementi che parlano davvero delle persone che abitano quell’ambiente. Insomma, mobili su misura per le nostre esigenze, frutto del miglior Made in Italy.

Lema è dal 1970 che opera in un settore tanto delicato quanto emozionante come quello del design e lo fa con la stessa passione, la stessa cura dei dettagli di 40 anni fa, aggiungendo di anno in anno nuove proposte, innovazioni all’avanguardia e stile senza tempo, che faranno la gioia del cliente finale anche a distanza di anni. Arredi che parlano di noi e dello stile Made in Italy di Lema, per la casa, l’ufficio, il contract.

Lema è proprio una grande realtà, tutta italiana. Una realtà che ci viene raccontata dalle parole di Angelo Meroni, Presidente del gruppo.

Com’è nata l’avventura di Lema?

L’avventura di Lema è nata alla fine degli anni Sessanta, quando mio padre decise di trasformare la sua piccola azienda di paese in un’unità produttiva in grado di lavorare in maniera industriale. Il progetto venne affidato all’architetto Angelo Mangiarotti, che ideò, in uno spazio completamente libero – oggi occupato dalla sede della nostra azienda -, un edificio a forma di quadrato dove poter inserire le linee automatizzate per la produzione di mobili che hanno permesso una svolta nel lavoro del nostro gruppo.

E’ difficile conservare ai nostri giorni la stessa filosofia degli esordi?

Dal momento in cui ha preso il via la trasformazione in azienda completamente industrializzata, la filosofia del gruppo ha iniziato a evolversi passando per diversi stadi. Ad esempio, quando abbiamo iniziato a creare armadi e scaffali su misura, abbiamo accantonato l’automatizzazione al fine di proporre un prodotto non più standardizzato, com’era agli esordi. C’è stata poi un’ulteriore evoluzione con l’introduzione di nuovi sistemi, come i complementi d’arredo, i tavoli, le sedie, le madie. I prodotti stessi non sono più quelli di una volta, sono naturalmente cambiati. Ma c’è una cosa che è rimasta inalterata: nel nostro Dna rimane l’impronta industriale.

Come si fa a coniugare oggi artigianalità e modernità?

La nostra azienda è stata la prima a proporre l’armadio al centimetro. Nel 1985, quando abbiamo cominciato con questo sistema di produzione, eravamo gli unici a creare a livello industriale un lavoro che fino a quel momento era esclusivamente nelle mani degli artigiani. Il cliente poteva, in questo modo, acquistare un armadio creato secondo le proprie esigenze, tagliato su misura, in altezza, larghezza e profondità, del colore preferito, ma comunque creato da un’azienda che proponeva una qualità industriale. Una cosa non da poco…. Con questo passaggio, Lema ha di fatto unito artigianalità, modernità e industrializzazione nello stesso prodotto. E’ ancora questa la nostra filosofia, che traspare in ogni nostro prodotto.

Cosa vuol dire condurre un’azienda di famiglia che da 40 anni opera nel settore con successo?

Per poter condurre un’azienda come la nostra ci vuole moltissima abilità, anche perché il mercato di oggi è davvero molto complesso. Le aziende devono ogni giorno combattere con realtà nazionali ed internazionali e devono dimostrare di essere le migliori, per qualità, tipologia di prodotti, innovazione, prezzi. La guerra è molto dura e ha mille sfaccettature: condurre un’azienda come la nostra è sicuramente una grande responsabilità e un grosso impegno.

Qual è il prodotto o la gamma di prodotti che meglio rappresenta l’azienda oggi?

Fino a cinque anni fa, nell’indicare il prodotto che meglio ci rappresentava, la mia scelta sarebbe caduta su librerie e armadi. Oggi posso dire che la nostra azienda cerca soprattutto di comunicare un brand, un modo di arredare gli ambienti, proponendo ai clienti un sistema per poter personalizzare la propria casa. Tra tutti i prodotti Lema, quindi, non c’è più solo un complemento o una linea che ci rappresenta. I nostri progetti non seguono le mode, ma sono fatti in maniera tale da non stancare. L’arredamento deve durare nel tempo, non solo come resistenza dei materiali all’usura, ma anche come fruizione; chi abita la casa, infatti, non deve stancarsi dei pezzi che la arredano dopo pochi anni, ma deve essere convinto della sua scelta anche a distanza di tempo.

Chi si rivolge a Lema, cosa cerca nell’arredamento che va ad acquistare?

Chi compra Lema cerca un modo sobrio e altamente qualitativo di arredare, portando in casa propria, come detto sopra, degli pezzi che sa benissimo sapranno resistere nel tempo. Chi si rivolge a Lema è sicuro di risolvere i propri problemi di arredo: la massima personalizzazione della nostra gamma ci permette di accontentare praticamente ogni tipo di richiesta del cliente finale.

Come vede il futuro di Lema e del design italiano in generale?

Io vedo una Lema sempre più presente a livello internazionale. Ci sono molti Paesi nel mondo che si stanno avvicinando al nostro modo di pensare e di fare. Del resto il design italiano sta crescendo un po’ dappertutto, ma bisogna fare attenzione, perché fare design italiano è una moda inflazionata. C’è chi lo fa bene e chi lo fa male. Io credo nel design italiano e nei designer italiani, in grado di creare, insieme alle aziende, prodotti unici. Le aziende hanno bisogno dei designer e i designer hanno bisogno delle aziende, perché insieme possono progettare grandi cose. Per distinguersi oggi bisogna puntare tutto su qualità e professionalità!

Lema è sicuramente una solida realtà italiana che dagli anni Settanta ad oggi produce splendidi arredi e complementi – un vanto per chi li sceglie per la propria casa! – avvalendosi del meglio dell’artigianalità italiana applicata a design innovativo e di tendenza, questo anche grazie alla collaborazione con grandi designer. Ritengo, perciò, che Lema sia un vero e proprio vanto per il nostro paese!

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ultimo aggiornamento: 12-03-2013