Touchy è l’esperimento di Eric Siu, sviluppatore giapponese di software e hardware, che in collaborazione con l’Università di Tokyo l’ha realizzata, dando vita al suo progetto, che a sua volta ha dato adito a sperimentazioni e ricerche di design sociale. Touchy è una fotocamera umana, che si indossa come un casco, e si attiva solo tramite il contatto con un altra persona.

È notorio, siamo nella società definita dell’immagine, dove ciò che conta è solo un visibile aspetto esteriore. Questo fa si che si sottovaluti tutto il resto, che vengano a decadere vecchi valori forse nemmeno più definiti come tali, e che anzi si rigettino come fastidi. Ad esempio il tatto, il contatto umano, se non dimenticato è proprio qualcosa che si evita il più possibile.

Touchy ha il raro pregio di sfruttare un vizio per riportare in auge una virtù. Touchy recupera il valore del contatto tra le persone, e ripensa anche un nuovo modo di concepire le immagini. Non più la lontananza portata dai media, in ultimo ma tra i primi i social network (complici anche di una bulimia di immagini) ma la vicinanza dei rapporti diretti e il valore di un’immagine frutto non di un compulsivo clic su un pulsante, ma magari di un lungo e desiderato abbraccio.

Il bellissimo filmato ci mostra la vera sperimentazione fatta in giro per le strade di Tokyo, in cui chi indossa Touchy è effettivamente cieco, e può vedere solo con l’aiuto di qualcun’altro. L’idea rivoluzionaria quindi è di un design che crea una condizione di mancanza e necessità (o forse la sottolinea solamente come già esistente) per poi liberarla in un atto affettivo e artistico. Oltre al sito, qui una galleria di immagini con Touchy in azione.

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ultimo aggiornamento: 30-01-2013