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La matericità nel caso di un oggetto standardizzato come un calice in vetro, diviene una sfida impegnativa. Proprio per questo motivo i Kanz hanno voluto lavorare, negandole, sulle tipiche lavorazione industriali del vetro borosilicato, perseguendo il principio di casualità. Il risultato è il calice BUBBLE, il cui bevante sembra un soffio, una bolla sempre diversa nella forma e nelle dimensioni, ma che mantiene le caratteristiche del bicchiere classico di vino. Il piede, ampio e sottile, unito allo stelo, esile e irregolare, attendono l’istante in cui la bolla, in un equilibrio precario, lascia la materia da cui ha preso forma divenendo unica nell’aria. Bubble è l’unione, il fotogramma di quell’istante.

I nuovi calici Bubble, disegnati da Kanz Architetti su richiesta dello chef Marco Perez per il ristorante Amistà 33 del Byblos Art Hotel di Corrubbio (Verona) sono poi entrati in collezione per il brand Kanz. Il progetto, come spesso nel caso della coppia di creativi/produttori di Venezia, nasce da una rivisitazione del processo di lavorazione del vetro borosilicato che mette al centro le trasformazioni della materia ed esalta la loro straordinaria casualità. Ne derivano calici unici, fortemente caratterizzati dal rapporto tra la morbidezza del bevante, che evoca il gesto del soffio, e l’irregolarità degli steli, che sembrano conservare i tratti dello stato liquido.

credit image by Press Office – photo by Anna Mainenti

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ultimo aggiornamento: 26-07-2017