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Elle Decor Italia, in occasione della Milano Design Week 2017, ha presentato uno store di nuova generazione. Nell’installazione a Palazzo Bovara permangono gli elementi base che contraddistinguono un negozio attuale, ma completamente reinventati. Il progetto immagina il retail come punto di incontro tra analogico e digitale dove la fisicità degli oggetti dialoga con la digital experience e dove il consumatore è protagonista dello spazio in cui si muove, sia esso reale o virtuale.

Lo store diventa luogo privilegiato di informazione e sperimentazione, occasione di incontro e convivialità suggerendo al visitatore una customer experience unica. Il percorso, con il progetto di exhibition design di GamFratesi, prende il via dalla Reception dove i visitatori che si registrano ricevono un device interattivo per raccogliere informazioni personalizzate.

Il customer journey, integrato da esperienze digitali curate da AKQA, si snoda attraverso una successione di ambienti: Invite, con vetrine soft-touch; Gallery, da visualizzare con occhiali olografici HoloLens di Microsoft; Taste, spazio d’incontro e di condivisione davanti a una tazza di caffè; Experience, per sperimentare la luce con interazioni digitali; Feel, per scoprire pattern e tessuti in una situazione che mutua dall’arte l’effetto immersivo; Try, per provare come fossero abiti, arredi e complementi in veri camerini e Cabinet, da esplorare con l’App Sayduck. A pause relax sono dedicati il Restaurant e, outdoor, il Garden con café-bistro e bakery nell’allestimento di landscape design di Marco Bay.

L’allestimento è stato curato dallo studio GamFratesi, fondato dalla danese Stine Gam e l’italiano Enrico Fratesi, che così descrive l’idea di fondo: “Abbiamo analizzato la relazione che si instaura tra il visitatore e lo spazio, creando e reinterpretando gli elementi tradizionali dello store. Con l’intento di dare un’interpretazione sensoriale ed evocativa per suggerire e invitare a una nuova esperienza dove il visitatore è il focus del progetto. Vetrine che forniscono informazioni e raccontano storie, microarchitetture dedicate unicamente a testare la luce, lo spazio intimo e privato del camerino di prova trasportato nel mondo del design e dell’arredo sono solo alcune delle esperienze che abbiamo incluso nel progetto. Un messaggio che non è finalizzato unicamente all’acquisto, ma dove il prodotto, ricco delle informazioni acquisite e testato di persona, diventa interazione e azione, tra storia e contesto.”

Marco Bay, autore del progetto di landscape design, ha ripreso alcuni colori ed elementi dell’allestimento interno per disegnare lo spazio in e out: “In cortile il giardino è costruito con una speciale scenografia grazie al bambù e ai glicini in fiore, tra il lilla e il viola scuro. Il delicato verde della vegetazione si accompagna a tronchi di bambù gigante, creando un effetto sospeso con un sistema di pergole che si rincorrono e strutture ideali su cui fa correre i rami sinuosi del glicine. All’interno dello store, nella Gallery, una collezione di felci, falsi papiri e asparagi piumosi suggerisce infinite tonalità di verdi inseguendo il visitatore lungo tutto il percorso.”

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ultimo aggiornamento: 09-04-2017