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Parigi ha fatto dei suoi sottotetti una vera fortuna. Sono le cosiddette “chambre de bonne”, letteralmente, camera della domestica. Oggi, scomparse quasi tutte le “bonne” di un tempo, questi piccoli monolocali costituiscono l’alloggio più economico disponibile a Parigi, ottimo per gli studenti. Ma gli usi sono molteplici: “pied-à-terre”, o per uso di abitazioni temporanee, con qualche speculazione da parte del mercato immobiliare. Perché allora non importare l’idea anche in Italia?

In città c’è sempre meno spazio, il suolo sta diventando un bene limitato, e sfruttare al meglio gli ambienti a disposizione diventa fondamentale. Qui, i sottotetti delle vecchie case, cascano a pennello. Cade lo stereotipo del sottotetto come spazio angusto e buio, per trasformarsi in un ambiente fluido e soprattutto luminoso. Nasce la mansarda.

I vantaggi sono tanti, a partire dalle leggi regionali, che ne hanno incentivato il recupero, passando dal mercato immobiliare, che è sempre un ottimo settore per investire capitale, grazie anche agli incentivi fiscali del 2017. Acquistare un sottotetto o decidere di ristrutturare il proprio, diventa un ottimo affare: a parità di metratura le mansarde valgono di più delle altre tipologie di immobili e si vendono prima.

Ma a guadagnare non è solo il portafoglio. Vivere in mansarda, oltre ad essere molto “parigino”, permette di avere uno stile di vita più sano. In alto, lontano dalla folla, il sottotetto diventa un piccolo rifugio personale, a prova di stress. Il benessere è immediato, grazie soprattutto ad una luce, che non solo è più abbondante e diretta, è anche costante durante tutto l’arco della giornata. L’ultimo piano, infatti, gode della luce zenitale, morbida e in grado di illuminare in profondità. Insieme alla bolletta della luce, calerà anche il livello di stress, mentre aumenterà la concentrazione e la vitalità.

Costruire la propria oasi di relax, dunque è semplice. Le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione di immobili adibiti ad uso residenziale prevedono una detrazione IRPEF del 50%- fino ad un limite di spesa pari a 96mila euro – da ripartire in 10 quote annuali di uguale importo. Lo Stato restituisce metà dell’investimento incluso quello sostenuto per l’arredamento, e il bonus si applica anche all’acquisto degli elettrodomestici in classe A+ se acquistati contestualmente alla ristrutturazione. Inoltre, sono detraibili anche le spese accessorie obbligatorie, come perizie, sopralluoghi, o l’elaborazione della documentazione, come quelle dell’atto notarile. E per restare green, non vanno scordate le agevolazioni fiscali del 65% per il risparmio energetico – il cosiddetto Ecobonus – concesso ai contribuenti che investono nel miglioramento delle prestazioni energetiche della casa (confermate dal 2017 al 2021).

Insomma, ristrutturare la mansarda non solo conviene, senza il pensiero del portafoglio, arredare il nuovo spazio diventa un’esperienza emozionante e divertente. Perfetta per giovani coppie, ma anche per le famiglie in attesa di nuovi, piccoli, membri, la mansarda, in fatto di tendenze, è decisamente il nuovo loft.

[publiredazionale content=”Iniziativa in collaborazione con VELUX “]

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ultimo aggiornamento: 27-02-2017