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La mostra vuole mettere a confronto i tre paesi scandinavi, che, a differenza di quanto siamo portati a credere, sono caratterizzati da culture, storie, abitudini e atteggiamenti molto diversi, per un percorso che ci porterà a scoprire il passato, il presente e anche il futuro dell’architettura nordica, che qui viene riletta in chiave psicanalitica.
David Basulto, che ha curato l’installazione insieme a James Taylor-Foster, aiuto-curatore, spiega:
[quote layout=”big”]La mostra mette faccia a faccia Finlandia, Norvegia e Svezia – tre paesi con storie, culture e atteggiamenti diversi di fronte al design – nello spazio ristretto dei giardini (l’ubicazione del Padiglione dei Paesi Nordici a Venezia), affrontando percezioni e preconcetti dell’architettura scandinava tramite l’analisi quanto più diretta possibile della sua manifestazione concreta.[/quote]
Il curatore, poi, aggiunge:
[quote layout=”big”]Riteniamo che si tratti di una raccolta incredibilmente solida di progetti indicativi dell’ampiezza, della profondità e delle sfide ricche di sfumature che gli architetti scandinavi (e, per estensione, l’architettura in Finlandia, Norvegia e Svezia) stanno affrontando attualmente.[/quote]
Tutti i progetti selezionati incarnano uno stile scandinavo:
[quote layout=”big”]Proprio come il Padiglione dei Paesi Nordici di Sverre Fehn è una cristallizzazione dell’architettura scandinava (grazie ad un’articolazione precisa e fluida di struttura, luce e natura), i nove progetti che abbiamo scelto come particolarmente rappresentativi della scena contemporanea presentano una dignità e una complessità simili – mamantenendo distinte le singole identità.[/quote]
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