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Gandiablasco è stato uno dei marchi iberici presenti al Salone del Mobile 2016 di Milano, portando le sue ultime novità di arredo alla fiera meneghina. Qui, fra le collezioni storiche del marchio, hanno infatti avuto spazio anche le nuove linee, con pezzi legati fra loro da un denominatore comune, il colore.

Le serie portate ai Saloni meneghini sono in verità del brand GAN, che disegna e produce l’arredamento indoor di Gandiablasco. Si tratta in particolare di sedute, tessili e accessori per la casa di alta qualità nei materiali e nella lavorazione, dall’estetica accattivante.

A catturare l’attenzione 4 collezioni, quella composta dalle poltrone tipo sacco GRAPY, disegnate da Kensaku Oshiro, la linea MIX&MATCH di Flavia Del Pra, la serie RAW di Borja Garcia e quella WAAN di Dienke Dekker.

Come detto a legarle tutte è il colore, una caratteristica spesso presente nei modelli GAN. Per quanto riguarda GRAPY le poltrone sono morbide e accoglienti e si caratterizzano da tre maxi blocchi rivestiti di tessuto, in grado di dare dinamicità alle sedute:

[quote layout=”big” cite=”Kensaku Oshiro]I punti salienti di GRAPY sono la sua morbidezza, le linee semi-definite, nonché la flessibilità apportata dai tre volumi collegat. Le cuciture, che dividono la poltrona in tre segmenti, fungono da asse che dona alle parti una grande elasticità[/quote]

Per quanto riguarda MIX&MATCH parliamo di una collezione di vassoi dai disegni geometrici, nati per unirsi insieme e generare nuovi sistemi e nuovi utilizzi, come dice la sua creatrice Flavia Del Pra:

[quote layout=”big” cite=”Flavia Del Pra]Questi vassoi si possono anche utilizzare come recipienti, come tavolini per servire e presentare le pietanze, nonché come basi per mettere in risalto un’opera d’arte o una meravigliosa pianta[/quote]

RAW, come si può capire dal nome, è invece una linea che ammicca al naturale. Ne fanno parte pouf, cuscini e tappeti in iuta e lana. Fa sempre parte del mondo dei tessili anche la serie WAAN, che in olandese significa letteralmente “miraggio”. Ecco cosa spiega la sua ideatrice:

[quote layout=”big” cite=”Dienke Dekker]WAAN, in olandese, significa inganno o miraggio. Ecco cosa succede sulla superficie del tappeto. Non ti rendi conto se stai vedendo un colore o una griglia, né come sia stata realizzata la composizione. Intrecciando due fili di colori contrastanti, si ottengono fili più grossi e resistenti. Mano a mano che queste corde acquisivano un carattere proprio marcatamente grafico, mi chiedevo cosa sarebbe successo tessendo tutti i fili al contempo e quale sarebbe stato l’effetto visivo[/quote]

Noi lo possiamo vedere in gallery, insieme alle altre immagini dei prodotti del marchio.

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ultimo aggiornamento: 27-04-2016