Presso lo spazio WWF di via Tommaso da Cazzaniga, gli amanti degli animali hanno potuto vivere un’esperienza inedita per la Design Week milanese grazie all’agility campus di Foof. Oltre all’agility sono stati presentati i prodotti Dog & People, una collezione di oggetti studiati e pensati dallo Studio Irvine, da Marialaura Rossiello e Maddalena Casadei. Designerblog le ha incontrate ed intervistate, scoprite qui cosa ci hanno raccontato.

Ci raccontate le novità per il salone del Mobile 2016?

“Lanciamo la start up Foof dog & people, l’inizio di una collezione dedicata alla coppia cane/persona. Un progetto su cui stiamo lavorando da due anni. In Fiera presentiamo un tavolo in legno e dei vasi per Discipline, una serie di oggetti (lampade, vasi etc) a cornice delle novità della azienda spagnola Kettal. Al Fuori Salone siamo anche presenti da Wallpaper* Handmade con un set da toilette, memoria del passato, poi in vetrina da Itineris con una rivisitazione al femminile di una lampada disegnata da James Irvine negli anni 90 e realizzata a mano dal maestro ceramista Alessio Sarri.”

Il primo oggetto di design che avete comprato?

“Marialaura Rossiello: il posacenere Spiros a forma di vortice con una palla nera per spegnere le sigarette, disegnata da Eleonore Peduzzi Riva per Artemide. Avevo sei anni, mi affascinava l’interazione con l’oggetto. Quando l’ho ritrovato anni dopo non ho resistito.
Maddalena Casadei: I miei genitori da sempre hanno un’attenzione verso il design, perciò son cresciuta in mezzo a pezzi di design senza sentire la necessità di possederne dei miei. In effetti il primo oggetto che ho comprato coi miei soldi è stata la poltrona Sacco di Zanotta, ma non per me, era un regalo.”

Come si sposano oggi a vostro avviso creatività e commercio? 

“Marialaura Rossiello: L’obiettivo è sempre vendere. Non è volgare dirlo. La creatività è trasferire cultura di progetto unita alla cultura di impresa. Design ed imprenditoria un binomio imprescindibile. Obiettivo è il commercio.
Maddalena Casadei: E’ sempre il mercato a decretare il successo o l’insuccesso della nostra creatività per l’industria. Il commercio è inoltre l’ultima tappa del processo creativo.”

(provocazione): Il design potrebbe diventare mai un fenomeno globale come la moda (o lo è già)?

“Marialaura Rossiello: Una giacca Chanel è ancora appesa nel mio armadio da due generazioni. E lo stesso per le sedie ereditate della Thonet intorno al tavolo da pranzo. Due marchi conosciuti in tutto il mondo. L’unica differenza è che la giacca passeggia con me, le sedie vedono il culo dei miei amici stando a casa.
Maddalena Casadei: I processi industriali del nostro settore richiedono necessariamente tempi più lunghi, non comprimibili. La sensazione è che il sistema del design stia rincorrendo la stagionalità tipica della moda. I prodotti devono essere comunicabili ancor prima di essere buoni prodotti. Purtroppo questo processo nel design rischia di portare ad una perdita di qualità.”

A quali nuovi bisogni cerca di rispondere oggi il design? 

“Marialaura Rossiello: Un buon prodotto deve durare nel tempo rispondendo ed assolvere alla sua funzione. Purtroppo spesso oggi il design è seduzione. E sedurre può portarti a scelte sbagliate.
Maddalena Casadei: Oggi come ieri a migliorare un bisogno o soddisfare un piacere.

Una delle sfide di maggiore attualità per un progettista é quella della compatibilità ecologica. Ritenete che sia un elemento tenuto in sufficiente considerazione? 

“Marialaura Rossiello: La maggior parte delle aziende del design ha un sguardo attendo ai processi produttivi. Chi non lo fa è uno sconsiderato.
Maddalena Casadei: Così in considerazione da essere diventato il cavallo di battaglia di molta comunicazione. Che poi nella sostanza ci sia veramente tutta questa attenzione non ne sarei così certa.”

Qualità è sinonimo di longevità?

“Marialaura Rossiello: La sedia ‘chiavarina’: massima qualità, semplicità della forma, eleganza.
Maddalena Casadei: Il silenzio.”

Cosa significa per voi design? 

“Marialaura Rossiello: Design è progettazione, è ingegno, è creatività. Creare qualcosa che aiuta a migliore la nostra quotidianità.
Maddalena Casadei: Ho sempre inquadrato tutte le cose in categorie, ma da un po’ di tempo rifuggo questo approccio. Design oggi significa tutto e niente.”

Ci segnalate un giovane designer da tenere d’occhio?

“Marialaura Rossiello: Mi piace la curiosità e la semplicità di Federico Angi e l’estrema precisione e arguzia di Keiji Takeuchi.
Maddalena Casadei: Giovane? giovane quanto? La cosa strana è che nel design non si finisce mai di essere chiamati giovani designer. In realtà, per lo più rimane un appellativo per chi non diventa famoso.” 

E un maestro da non scordare?

“Marialaura Rossiello: Mi viene spontaneo James Irvine, che è stato mio marito ed anche maestro di rigore, precisione ed ironia nel rispetto delle persone coinvolte nel progetto, dall’assistente al produttore fino all’imprenditore e all’utente finale.
Maddalena Casadei: Come domanda fatta a noi non possiamo che dire James Irvine, soprattutto perchè è stato il mio maestro.”

In che modo i social network e i blog stanno cambiando il design?

“Marialaura Rossiello: Tra di noi ci seguiamo sui social ed è un modo fantastico per essere connessi, anche se ci troviamo nei poli opposti del mondo. La voglia di condividere un’informazione, un’immagine, un pensiero: tutto questo è immediato e ci unisce. Poi lasciamo perdere like o no like. Mentre non condivido alcuni blog del design che non hanno filtri all’informazione, niente critica, niente selezione. Informazioni copiate ed incollate senza un pensiero. Ci vuole sono un pizzico di buon senso nel selezionare le notizie.
Maddalena Casadei: Tutto dipende sempre da come vengono usati. Il cambiamento è radicale, si apprendono notizie prima da immagini instagrammate che da blog o ancora meno dal cartaceo. Come amante della carta stampata vorrei vedere una maggior differenza tra questi canali.”

Come vedete il futuro del design?

“Marialaura Rossiello: Come unico motore per creare unicità e sperimentazione per le aziende. Designer non solo come disegnatori di prodotti ma anche come disegnatori di identità aziendali attraverso una relazione sempre più forte con l’imprenditore. La sinergia è la chiave del successo.
Maddalena Casadei: Non riesco a fare pronostici ma auspicherei ad un rallentamento dei tempi dove tornino ad essere importanti etica e valore umano. Il designer e il suo lavoro vanno trattati con rispetto.”

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ultimo aggiornamento: 15-04-2016