[blogo-gallery id=”180502″ layout=”photostory”]

Opendot, network di differenti professionalità, eterogeneo e multidisciplinare, composto da progettisti del fare e creatori di cultura maker che abbracciano la filosofia della collaborazione e condivisione di conoscenza ed esperienza, è presente al West Bund Art Center di Shanghai, dal 10 gennaio al 15 marzo 2016, all’interno della mostra TRANS-DESIGN, dove presenta il progetto The Other Design.

La mostra vuole indagare le evoluzioni del design con i rapidi cambiamenti della società svelando potenzialità, obiettivi e direzioni del design moderno. Ideas in action, una delle quattro sezioni della mostra, è a cura di Beatrice Leanza e propone progetti multidisciplinari che uniscono strategie pratiche e concettuali con nuovi metodi di produzione e di diffusione del design stesso, per offrire uno sguardo critico sui modelli di progettazione integrata.

The Other Design è la mostra e il progetto sviluppato dal centro di ricerca e Fab Lab milanese, che vuole proporre prodotti unici, fatti localmente, per accontentare tutti gli utenti indistintamente, non proponendo più un unico oggetto uguale per tutti. I progetti di design possono essere rilasciati in open source, per favorire la diffusione e incentivare la collaborazione tra progettisti e utenti.

I progetti esposti a Shanghai arrivano da diverse realtà del nostro paese, presentate per la prima volta da Opendot al Salone del Mobile 2015: gli oggetti di HACKABILITY, i progetti di +LAB, Fabrizio Alessio, Stefano Perabò e Ciro Borriello, Francesco Rodighiero, Avrildesign e del Laboratorio di Physical Computing del Dipartimento Design del Politecnico di Milano.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 26-01-2016