Simon Denny, Secret Power, installation view, 2015. Photo: Paolo Monello

Simon Denny “Secret Power” alla Biennale di Venezia 2015

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La Biennale di Venezia 2015 ci regala una prospettiva interessante sulla Nuova Zelanda, proponendo un padiglione nazionale diviso in due location differenti. Ad animarlo è l’estro dell’artista Simon Denny, che ha allestito la sua mostra Secret Power fra l’aeroporto Marco Polo e la Biblioteca Nazionale Marciana.

Fino al 22 novembre prossimo, sarà infatti possibile immergersi in una strana realtà fatta di arte e spionaggio (l’esposizione prende spunto dall’alleanza di intelligence Five Eyes, stretta fra i paesi occidentali a cultura e lingue anglofone quali Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda), un mix sulle righe che però Denny riesce a gestire perfettamente.

Nella Biblioteca Marciana, Denny ha scelto di rivoluzionare il concetto di “teca”, optando invece per dei rack, come quelli usati per contenere i server nei centri di raccolta dati. Al loro interno campeggiano le sue opere, interpretazioni scultoree dei supporti visivi usati dai servizi segreti per illustrare programmi e operazioni.

Simon Denny "Secret Power" - Biblioteca Nazionale Marciana - Photo Nick Ash



Simon Denny, Modded Server-Rack Display with Some Interpretations of Imagery from NSA MYSTIC, FOXACID, QUANTUMTHEORY, and Other SSO/TAO Slides, 2015. Photo: Nick Ash

Il tutto è contornato dalla presenza di mappe, basate sugli studi geografici e le informazioni raccolte da esploratori del calibro di Marco Polo, elementi importanti per far comprendere quanto i servizi di intelligence si basino sui dati.

Per i viaggiatori in sosta all’aeroporto veneziano, lo scenario è invece differente. Il gate degli arrivi, dai pavimenti fino al nastro che trasporta i bagagli, è infatti stato ricoperto con celebri riproduzioni pittoriche veneziane risalenti al 1500, periodo in cui la Serenissima rappresentava ancora una potenza a livello internazionale.

Resta da svelare il mistero sul nome della mostra scelto dal suo creatore. Ebbene, la musa dell’artista di Auckland è stato il libro Secret Power – New Zealand’s Role in the International Spy Network del giornalista investigativo Nicky Hager, testo incentrato sull’operato del GCSB, l’agenzia di intelligence più importante della Nuova Zelanda.

Simon Denny "Secret Power" - Biblioteca Nazionale Marciana - Photo Nick Ash

Simon Denny, Modded Server-Rack Display with Some Interpretations of Imagery from NSA TREASUREMAP Slides (detail), 2015. Photo: Nick Ash

Non è quindi un caso che la mostra di Simon Denny includa anche una pubblicazione di 184 pagine che ha lo stesso titolo e che riporta al suo interno interviste, saggi e materiale raccolto durante la realizzazione di questa esposizione. Un modo per comprendere bene il modus operandi dell’autore che, proprio a proposito di Secret Power dice:

In seguito alle rivelazioni di Snowden* sono state numerose le analisi e le spiegazioni sul ruolo di queste agenzie. Ma è anche interessante avvicinarsi alle loro pratiche attraverso la comunicazione visiva, da un punto di vista principalmente culturale, offrendo una nuova prospettiva sui valori e sul funzionamento di queste potenti burocrazie, anche per ricordarci a che punto il funzionamento del potere può essere affascinante

* Edward Snowden è un ex tecnico della CIA, diventato famoso nel 2013 per aver rivelato pubblicamente dettagli su programmi di sorveglianza di massa, attuati dal governo britannico e da quello americano

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ultimo aggiornamento: 13-05-2015