Luigi Veronelli alla Triennale di Milano è protagonista di una mostra intitolata “Luigi Veronelli, camminare la terra” aperta fino al 22 dicembre: la nuova sezione che è stata aperta propone il titolo di “L’olio d’oliva è un merdaio” e testimonia le ultime notizie in merito ai sequestri di olio nel nostro paese, come ad esempio il recente sequestro di 2mila tonnellate di olio in Puglia.

Luigi Veronelli ha denunciato questa situazione e questo mercato per poter aiutare tutte le persone che

hanno lavorato e lavorano per la qualità e l’onestà. Con i vecchi criteri si potrebbe fare al massimo un olio onesto. Con le tecniche mirate alla qualità (e non come succedeva “antan” alla quantità) sarà invece possibile fare oli d’eccellenza. L’olio come il vino. L’olivo come la vite.

La sua denuncia lo ha portato a scrivere nel 2000 una lettera ai politici e due anni dopo a partecipare alla trasmissione Report, mentre nel 2004 ha occpato il porto di Monopoli, porto principale dove approdano le navi piene di olio di bassa qualità.

Nei sui interventi, così come nel libro “Gli oli di Veronelli“, si legge il suo impegno a voler cambiare le cose, unendo agricoltori, frantoiani e consumatori, per difendere gli interessi delle imprese, dei consumatori finali e dell’ambiente.

L’ottava e ultima sezione si unisce alle altre già svelate: La scelta: editoria e giornalismo; Il boom economico e la cucina; Il lungo viaggio in Italia; Il vino i vini; La cantina di Veronelli; La Rai e L’Etichetta; I “no” e l’impegno civile; L’ultima grande battaglia: l’olio.

Via | Triennale Milano

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ultimo aggiornamento: 26-01-2015