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Gaetano Pesce mostra Maxxi Roma

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È stata inaugurata lo scorso 26 giugno, e resterà visitabile fino al prossimo 5 ottobre, la mostra dedicata alla vita e alle opere di Gaetano Pesce, dal titolo “Il tempo della diversità”. Il museo Maxxi di Roma, location degli allestimenti che onorano il grande maestro del design e della creatività, sarà così il nido di una bellissima retrospettiva che si concentrerà su due tematiche, la diversità e il tempo, scindendo fisicamente l’esposizione in due parti e idealmente in sette diversi percorsi tematici.

Il visitatore è infatti protagonista di scelte di itinerari che rimandano ai concetti di Non standard, Persona, Luogo, Difetto, Paesaggio, Corpo, Politica. A sostenere ogni tema disegni, bozzetti, plastici, schizzi, modelli originali e oggetti in scala firmati dall’autore. In più, come detto, la mostra è suddivisa fra una prima sezione, che occupa tutta la Galleria 1 e che mostra 40 pannelli mobili che raccontano il lavoro del designer spezzino dagli anni 60 ad oggi e una seconda, dedicata al tempo.


Sulla piazza antistante, ad accogliere i visitatori, la versione gigante della celebre seduta Up 5&6, progetto di Pesce della fine degli anni 60. La poltrona era nata per essere un monito alla condizione femminile nel mondo, con la donna in perenne ostaggio dei pregiudizi maschili. L’installazione cava di 7 metri, posta nel piazzale del Maxxi, è un omaggio al coraggio delle donne che sfidano le convenzioni e affermano la propria identità e i propri diritti, anche a costo di scontrarsi con una società che rifiuta certi princìpi.

E in effetti il tema dell’andare controcorrente è sempre stato ed è ancora oggi molto caro a Pesce che ha perennemente improntato il suo lavoro sull’abbattimento del routinario e del precostituito, imboccando invece la strada dei nuovi valori. Il designer, ormai più di casa a New York che nel Belpaese, è tornato in patria per curare gli allestimenti della mostra e si è detto entusiasta dell’opportunità offerta dal Maxxi di poter esporre le sue opere:

Sono orgoglioso di esporre il mio lavoro al MAXXI, istituzione culturale nella capitale del mio Paese. L’esposizione comprende opere del passato, del presente e opere fatte in occasione di questa mostra, come le due installazioni, una dedicata al Tempo, che nel suo scorrere è sempre diverso, a differenza di come viene normalmente concepito, l’altra dedicata a una poltrona che compie oggi 45 anni dalla sua prima edizione. Questa seduta, che metaforicamente lega con una catena un corpo femminile ad una palla, l’avevo concepita per denunciare la condizione di prigionia a cui la donna è condannata dai pregiudizi maschili. La poltrona sarà installata nella piazza del Museo, in una nuova versione macroscopica alta 7 metri e al suo interno una serie di questioni sulla condizione della donna nel mondo e uno speciale tributo a Malala Yousafzai e al suo coraggio. Scopo di questa mostra, che si interroga sulla condizione contemporanea della donna, è anche quello di affermare la necessità della multidisciplinarità del lavoro artistico di oggi, così come lo era nel passato: penso a certi artisti del nostro Rinascimento, che sono riusciti a dimostrare che non esistono barriere tra le diverse forme dell’arte.

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ultimo aggiornamento: 30-06-2014