Questo pomeriggio tocca all’Italia battersi per conquistare punti importanti che la condurranno agli ottavi di finale, un piccolo traguardo da raggiungere per stringere tra le mani la meravigliosa Coppa del Mondo 2014custodita all’interno di uno scrigno “magico”: ma che storia si cela dietro questo oggetto dal design interessante? La fantasia dello scultore Silvio Gazzaniga, il quale vinse il concorso lanciato da FIFA nel 1971 insieme alla G.D.E. Bertoni. Un trofeo alto 36 cm, fatto d’oro a 18 carati con un peso di circa 6.175 grammi, custodito gelosamente presso la sede della Federazione in Svizzera.

È un dato di fatto che il trofeo dei Mondiali 2014 sia italiano, a discapito della squadra vincente. Oggi lo scultore ha 93 anni e viene considerato il papà della coppa: forse perché la definisce “la sua bambina”? L’artista aveva già creato diverse opere importanti per le Federazioni Sportive italiane, ma un progetto di questa importanza segnò positivamente la sua vita. Si chiuse in uno studio di Milano per la sua realizzazione, anche se fu sufficiente un solo tentativo. Con questo trofeo vuole combinare il mondo dello sport all’universo della sportività basandosi su due immagini significative, ovvero l’atleta che esulta e il mondo.

Il design della coppa doveva essere lineare ma anche dinamico, in modo da catturare l’attenzione sul calciatore: obiettivo pienamente riuscito e che ha conquistato la vittoria. Oggi, parlando del progetto nato poco di più di 40 anni fa, niente deve essere cambiato, nonostante le varie restaurazioni. Un compito importante che ha segnato l’esistenza dello scultore, almeno dal punto di vista professionale. A seguito di questo grande successo ha creato oggetti per l’UEFA, la Coppa del Mondo di baseball e la Coppa del Mondo di Volley. Insomma, una gran bella soddisfazione quella di essere il creatore assoluto di un trofeo alzato da grandissimi campioni, non credete?

Via | Artsblog, Rai News

Foto | Nigeria Football

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 20-06-2014