La designer Zaha Hadid non è abituata a fare le cose in piccolo e nemmeno a farle anonime o standard (ricordate la casa-astronave disegnata per Naomi Campbell?). E ciò, a torto o a ragione divide il mondo in due emisferi: quelli che la giudicano un autentico guru dell’architettura di lusso e quelli che, pur riconoscendone le indubbie doti, la reputano fin troppo esagerata nella sua continua ricerca dell’opulenza a tutti i costi.

E le critiche non risparmiano neanche uno degli ultimi progetti della designer irachena a Dubai, dove prevede di consegnare nel 2016 una mirabolante opera architettonica: l’Opus Hotel and Office Tower progettata in collaborazione con Meliá Hotels International.

Come il nome già suggerisce si parla di una struttura dedicata in parte a suite alberghiere extra lusso e in parte ad uffici. L’edificio sarà alto 21 piani e per dividere gli spazi e le due anime che conviveranno al suo interno, il progetto prevede uno “squarcio” estetico proprio al centro, limitando il collegamento fra le due aree solo alla hall e ad un passaggio “a giorno” che unisce gli ultimi piani.

Ciò che rende originale la Opus Tower non sarà solo il volume centrale mancante, ma anche la scelta del vetro trasparente che massimizza l’illuminazione naturale. E se di giorno l’edificio apparirà come una solida ma anche eterea figura geometrica, di notte le sagome dei volumi verranno enfatizzate da un suggestivo gioco di luminescenze blu che renderanno la struttura visibile anche da grande distanza.

Ovviamente per ottenere l’effetto di onirica magnificenza la Hadid non ha risparmiato su alcuna voce. Ma in fondo si sa, dare una forma alla ricchezza costa.

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Via | Greenprophet

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ultimo aggiornamento: 10-06-2014