Una delle icone più rappresentative della funzionalità e dell’adattabilità dei mobili Lema è senza dubbio la libreria Plain, disegnata da Francesco Rota nel 2011. È una struttura modulare molto leggera, che si fa subito notare per la sobria eleganza, e che senza problemi può essere adattata in larghezza a qualsiasi ambiente. Dimentichiamoci le vecchie e polverose librerie stile Harry Potter. Con Plain si entra nel puro design post-moderno e contemporaneo; la quintessenza del manufatto creativo, dove l’estetica diventa più che mai spoglia ed essenziale, per ospitare meglio la personalità di chi la vive e la abita.

Il tubolare metallico in acciaio laccato bianco è la trama che ospita gli scaffali con spessori e lunghezze variabili; da qui, la sfida avvincente per chi arreda: decidere il ritmo che scandirà la parete. Il mimetismo visuale che ne scaturisce è accentuato dalla palette dei colori Lemacolortrend, da decidere secondo l’imprinting che si vuole dare al contesto. È un progetto di autentico design che non può che intrigare il curioso e l’appassionato di stile applicato al vivere confortevole, ed è per questo che siamo andati a intervistare chi lo ha creato. Ecco cosa abbiamo chiesto a Francesco Rota:

Se semplicità e funzionalità sono i criteri che balzano agli occhi quando si osserva la libreria Plain, a che cosa si è ispirato nel progettarla?

Le ispirazioni principali sono state sicuramente la modularità e la personalizzazione che sono la cifra stilistica di Lema. Ho voluto disegnare una libreria che potesse essere assemblata a piacere sia per la scelta dei materiali che per le possibilità compositive.

Plain è una struttura sobria, che sembra pensata per un mimetismo perfetto nell’ambiente ma che, proprio per questo, si presta a ospitare elementi e suppellettili di “carattere”. Lei cosa ci metterebbe sopra?

Sulla mia Plain ci sono ovviamente dei libri, delle foto e una collezione un po’ particolare: apparecchiature radiofoniche della storica azienda S.A.F.A.R. fondata dal mio bisnonno. Un pezzo di storia della mia famiglia a cui sono particolarmente legato e che in un certo senso fa da ponte tra la tradizione e la contemporaneità.

La funzionalità è una delle caratteristiche più evidenti di Lema; a questo si associa il gusto personalizzato dato dal ritmo delle proporzioni. Per questa libreria ci suggerisce una sistemazione delle mensole simmetrica oppure trova più interessante un ordine sparso?

I piani montati in ordine sparso creano dei pieni-vuoti che diventano funzionali perché danno la possibilità di ospitare libri e oggetti di diverse altezze, inoltre creano un piacevole movimento sulla parete. Disegnando un sistema come Plain volevo ottenere un oggetto rigoroso e lineare che potesse poi trasformarsi in una libreria mossa per soddisfare gusti ed esigenze diverse tra loro.

Iniziativa realizzata in collaborazione con Lema.



Lema Plain

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ultimo aggiornamento: 07-10-2013