Il progetto Acqua Alta, che dell’intuizione dello scrittore veneziano ha fatto il proprio letimotif, ci ha regalato una delle più belle collezioni avvistate al Salone Satellite di quest’anno. Lo spunto nasce da tutto ciò che rende unica la città lagunare: non le sue bellezze monumentali, quanto le componenti sensoriali che ci solleticano anche negli angoli apparentemente modesti, aggrappati al quotidiano più che all’eccezionalità dei palazzi o dei campi in grande stile.

In mostra, spiccano i tessuti realizzati in collaborazione con Rubelli, pensati per restituire le tracce che l’acqua alta lascia sui muri dopo il suo passaggio: sfumature leggere o a tratti decise, che prendono il nome dei sestrieri veneziani. Ancora, il diffusore per fraganze Murano, ispirato alla forma delle briccole, o la lampada da tavolo La Salina, che ripopone nel suo corpo luminoso la resa della salsedine sui muri della città. Completa la collezione il tappeto Giudecca, che ricrea le gradazioni dell’acqua sugli scalini bagnati dal mare.

Ma al di là della riscoperta dell’archetipo, il valore di Acqua Alta supera l’idea insita in ogni singolo prodotto, e si prende il merito di valorizzare il grande circuito delle eccellenze artigianali della città di Venezia, qui sollecitate ad abbracciare oltre la tradizione un linguaggio più spiccatamente contemporaneo.

Acqua Alta al Salone SAtellite 2013

Acqua Alta al Salone SAtellite 2013


Acqua Alta al Salone SAtellite 2013
Acqua Alta al Salone SAtellite 2013
Acqua Alta al Salone SAtellite 2013
Acqua Alta al Salone SAtellite 2013

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ultimo aggiornamento: 19-04-2013