Caratteristiche ottime e molteplici: è ecologico, ha la capacità di mantenere calde le vivande, non richiede lavaggi (quindi nessuno spreco di acqua o sapone), si può mettere in microonde, essendo un prodotto da forno è come pane, è robusto e può contenere qualsiasi tipo di pietanza per parecchio tempo, finanche minestre calde, inoltre è anche personalizzabile.


Pappami, il piatto che si mangia

La forma è apparentemente come quella di un comune piatto, ma con il bordo fatto di petali, ossia pezzi distinti da poter spezzare e mangiare durante il pasto, così come anche il fondo. Le caratteristiche della sostenibilità le ha tutte: per realizzarlo viene impiegata una modesta quantità d’acqua, ed energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.

Gli scarti prodotti in produzione non sono realmente tali, ma impiegati come risorsa: l’azienda li dona gratuitamente agli allevatori che ne fanno mangime per animali. Il packaging è tutto di carta e cartone, in modo che anche lo smaltimento sia ecosostenibile. Gli ingredienti sono senza OGM né coloranti, totalmente vegetariani, e con la promessa di una produzione attenta anche ai celiaci.

Pronto per la distribuzione nei grandi luoghi di ristoro come ristoranti e bar, come se non bastassero le grandi doti che porta con sé questo prodotto, c’è anche la possibilità di personalizzare i singoli pezzi con l’incisione sul fondo del logo della propria azienda. Un’idea che rende Pappami sicuramente ancor più appetitoso, facendosi ancor di più veicolo di marketing.

Pappami, il piatto che si mangia


Pappami, il piatto che si mangia
Pappami, il piatto che si mangia
Pappami, il piatto che si mangia

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ultimo aggiornamento: 09-04-2013