James Irvine è morto a Milano, dove il designer inglese risiedeva ormai da moltissimo tempo. Si è spento all’improvviso all’ospedale Fatebenefratelli del capoluogo lombardo: aveva solamente 54 anni. Una vita dedicata proprio al design, per un grande esponente contemporaneo che ci lascia in eredità alcune chicche che parlano del suo stile e del suo approccio.

Dopo la scomparsa di Oscar Niemeyer e la morte di Gae Aulenti a Milano, in pochi mesi eccoci qui a dire addio ad un altro grande esponente del design internazionale come James Irvine scomparso all’improvviso nella sua Milano, città d’adozione dove si era trasferito nel 1984, per vivere e lavorare.

James Irvine era nato a Londra nel dicembre del 1958: la passione per il design l’aveva portato a compiere studi in questo settore presso la scuola di design del Politecnico di Kigston e presso il Royal College of Art, dove si laureò nel 1984, stesso anno nel quale decise di trasferirsi a Milano, dove prima lavorò come consulente per Olivetti, sotto la direzione di Ettore Sottsass e Michele De Lucchi, e poi aprì il suo studio, inaugurato nel 1988. Tra i suoi clienti ricordiamo Muji, Thonet, B&B Italia and Canon.

Tra le sue opere più famose non possiamo non citare il corpo dell’autobus Mercedes-Benz O530 Citaro, realizzato nel 1999 su commissione della città di Hannover per l’Expo 2000, oltre che una gamma di mobili Thonet per Muji ed essere stato partner di Sottsass Associati. Nel 2004 James Irvine è stato celebrato in patria con il titolo di Royal Designer for Industry e ricevette anche un dottorato onorario in design dalla Kingston University.

James Irvine è morto il 18 febbraio 2013, presso l’ospedale Fatebenefratelli di Milano, all’età di soli 54 anni.

Foto | Designweek

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 18-02-2013