Lo studio tedesco Charlotte Dieckmanns ha realizzato un prototipo destinato a spopolare tra tutte quelle persone attente all’ecologia, al riciclo, e appassionate quel poco di botanica, tanto da voler avere un piccolo angolo verde in casa. L’angolo di verde lo si può avere in salotto o al bagno, ma protagonista del riciclo con il compostaggio è la cucina, anche con un involontario aiuto di Ikea.

L’oggetto realizzato può apparire come un semplice bidone, ma è un raccoglitore di scarti di vario genere, purché organici. Immessi al suo interno, una sedimentazione dopo l’altra, si avvia il processo di compostaggio, ossia il risultato della decomposizione e dell’umificazione resa possibile grazie a macro e microrganismi in condizioni ottimali.


Compostaggio in cucina

La fattoria dei parassiti (questo il nome tradotto) si aggancia al piano del tavolo, e fornisce una base di lavoro con un tagliere, che quando necessario si può far scorrere per aprire e gettare gli scarti, che altrimenti andrebbero ad aumentare sensibilmente i nostri rifiuti. Un carico che andrebbe perduto doppiamente prezioso, perché costoso da smaltire, e perché sprecato.

Il riutilizzo è invece la chiave di tutto. Lo speciale bidone, raccolti i vari materiali (in fondo un elenco di cosa ci va e cosa no) dopo tre mesi è in grado di restituire i primi risultati avviati. Ciò che si ottiene è il compost, che può essere riutilizzato per la coltivazione delle proprie piante, e anche i fluidi filtrati, ugualmente sfruttabili per innaffiare.

A fruire di tutto ciò, lo dicevamo in apertura, è sempre la natura, quindi noi. Lo studio ha infatti pensato di creare dei vasi con tanto di apposite luci, proprio sulla base del BILLY di Ikea, che involontariamente si presta a un grande progetto. Quanto compostato quindi va a nutrire le piante che decideremo di coltivare, e queste a loro volta nutriranno noi. Il giusto ciclo della vita.

Se già voleste rimboccarvi le maniche per non sprecare i vostri rifiuti, un elenco di cosa va e cosa no per un buon compost.
Si:
– Frutta, verdura e bucce di patate
– I rifiuti alimentari in piccole quantità
– Pane vecchio, pasta, riso (non salato)
– Fondi di caffè
– Tè, foglie e bustina
– Gusci d’uovo sbriciolato di uova sode
– Capelli di esseri umani e peli di animali
– Fiori recisi e radici
– Lana, cotone
– Giornali, cartoni, scatole, cartoni delle uova

No:
– Plastica, vetro, metallo, ceramica, pietra
– Riviste a colori
– Grandi quantità di alimenti cotti e salati
– Scarti di carne, ossa, latticini, grassi
– Bucce di frutta di banane, arance, limoni
– Piante velenose
– Gusci d’uovo di uova crude
– Ritagli di erba, foglie, rifiuti di giardino (la temperatura salirebbe troppo)
– Piante malate ed erbacce
– Ceneri del carbone e mozziconi di sigaretta, cenere del legno
– Feci di cani e gatti
– I contenuti dell’aspirapolvere
– Olio, olio di cottura

Compostaggio in cucina


Compostaggio in cucina
Compostaggio in cucina
Compostaggio in cucina

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ultimo aggiornamento: 31-01-2013