Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group, partecipa alla mostra “I bambini della Shoah”, in programma dal 25 gennaio 2013 fino al 3 febbraio, Giorno della Memoria, presso il Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno, Treviso.
L’obiettivo della mostra è di sensibilizzare, adulti e bambini, sul drammatico tema dell’Olocausto. La conoscenza della storia e degli orrori del passato sono l’unica via affinché questi non si ripetano in futuro.

Fabrica espone sette disegni che raccontano visivamente alcuni poemi composti dai piccoli detenuti nel campo di concentramento di Terezín (Repubblica Ceca). I giovani partecipanti del progetto, di nazionalità russa, ucraina, ecuadoregna, italiana e australiana, immedesimandosi nei piccoli prigionieri hanno dato vita, tramite le immagine, alle loro emozioni, paure e speranze.

Sette disegni che si ispirano alle poesie dei bambini prigionieri a Terezín

Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-bambina-cappotto-rosso-schindler


Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-designer-di-Fabrica
Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Irina-Gliudza
Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Anna-Kulachek

Il filo spinato diventa il gambo di una rosa cosparso di boccioli, la vita nonostante tutto sempre (Irina Gliudza). Il cavallo a dondolo rinchiuso e intrappolato in una gabbia non può più muoversi, non c’è spazio per il gioco nel campo di prigionia (Anna Kulachek). Le righe della divisa da detenuto e quelle del filo spinato si trasformano in tronchi d’albero su cui nascono delle foglie, la voglia di sopravvivere (Carmen Rosa López). L’uccellino che vola libero al di sopra del campo chiuso e isolato come in una di quelle sfere che scosse, fanno scendere la neve, rappresenta la speranza in una libertà futura (Matteo Di Iorio). Il treno che scorre veloce è il desiderio di evasione dei bambini verso mondi lontani (Claudio Fabbro). La casa colorata come a tratti di pastello, è la voglia di calore e famiglia, un ricordo sempre presente e vivido, bordato però dal filo spinato (Ilaria Montanari). I petali di una rosa sono i bambini di Terezín uniti in un abbraccio (Samantha Ziino).

Questi alcuni temi delle tavole, che se da un lato rappresentano la tragedia della Shoah dall’altro sono un messaggio di speranza e fiducia.

Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Carmen-Rosa-López
Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Matteo-Di-Iorio
Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Claudio-Fabbro
Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Ilaria-Montanari
Sette-disegni-che-si-ispirano-alle-poesie-dei-bambini-prigionieri-a-Terezín-disegno-di-Samantha-Ziino

VIA Fabrica

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 27-01-2013