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Nato dalla convergenza dei due visionari partner fondatori, Carhartt WIP e Slam Jam, Spazio Maiocchi è un hub interdisciplinare e incubatore di idee, che ospiterà anche gli studi e gli spazi espositivi di KALEIDOSCOPE e Plusdesign, due realtà milanesi affermate sulla scena internazionale nell’ambito rispettivamente dell’arte contemporanea e del design.

La ristrutturazione degli ambienti, che occupano l’intero piano terra di un edificio ex industriale di oltre 1000 metri quadri nel quartiere di Porta Venezia, è stata affidata ad andreacaputo.com, studio d’architettura con base a Milano e Shanghai. Con in mente le evoluzioni nel modo di lavorare, esporre e socializzare, il redesign degli spazi, sviluppati attorno alla creazione di diversi volumi zincati, è stato concepito con un’enfasi sulla flessibilità e la leggerezza. L’identità visiva di Spazio Maiocchi è stata creata dal noto studio di art direction con base a Monaco di Baviera, Bureau Mirko Borsche.

A ottobre, lo spazio apre al pubblico con due mostre inaugurali e alcuni contenuti speciali: KALEIDOSCOPE presenta la prima mostra personale in Italia di Darja Bajagić, giovane artista montenegrina che vive a New York. I suoi dipinti, ispirati al minimalismo e al contempo influenzati dalle modalità di appropriazione tipiche dei nativi digitali, confrontano temi scomodi come il sesso e la violenza, sfidando il punto di vista dello spettatore e le convenzioni della moralità. Per questa mostra, Bajagić ha creato una nuova serie di dipinti e collage, che sono stati presentati insieme a un nuovo libro d’artista dedicato ai suoi quaderni di schizzi e a una linea di merchandise d’ispirazione goth.

La pioniera della pittura airbrush giapponese Harumi Yamaguchi inaugura invece una serie di commissioni curate da KALEIDOSCOPE per il billboard di 6 per 3 metri installato nel cortile di Spazio Maiocchi. Le donne rappresentate da Yamaguchi sono sexy, irriverenti e simboleggiano l’empowerment di una nuova generazione femminile sbocciata nella Tokyo ancora conservatrice degli anni Settanta e Ottanta.

Plusdesign presenta Rug Trip I, il primo episodio di una serie, curata in collaborazione con Misha Hollenbach (PAM), dedicata al tema del viaggio e al potere comunicativo dei tappeti. Per questo primo tratto del viaggio, un gruppo di artisti internazionali tra cui Barry McGee, Todd James, Susan Kare, Anton Bruhin, Antwan Horfee e Matt Damhave sono stati invitati a proporre il design per un tappeto poi intessuto dalle donne berbere nella regione montuosa dell’Atlante marocchino. La ricerca su campo e il processo di produzione sono stati documentati dal duo di filmmaker Invernomuto.

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ultimo aggiornamento: 17-10-2017