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Fendi installa un’imponente opera d’arte dell’artista Giuseppe Penone – intitolata Foglie di pietra – in Largo Goldoni, davanti Palazzo Fendi. Dopo la mostra personale di Giuseppe Penone, Matrice, al primo piano del Palazzo della Civiltà Italiana (visibile fino al 16 luglio), Fendi continua e rafforza il proprio legame con Roma, regalando alla città e ai turisti di tutto il mondo un’importante opera d’arte di uno dei più grandi scultori viventi.

Dopo il celebre restauro della Fontana di Trevi e del complesso delle Quattro Fontane, seguito dal restauro e dalla manutenzione delle Fontane del Gianicolo, del Mosè, del Ninfeo del Pincio e del Peschiera e dell’apertura al pubblico del primo piano (ora anche spazio espositivo) del suo quartier generale presso il Palazzo della Civiltà Italiana, Fendi riconferma ancora una volta il suo impegno a sostenere e promuovere la cultura.

“La grande scultura ‘Foglie di pietra’, installazione permanente che andrà ad arricchire con la sua forza espressiva Largo Goldoni, costituisce un grande regalo all’arte e alla cultura da parte di uno dei maggiori scultori italiani contemporanei. Un regalo cui ha contribuito il sostegno di FENDI, che con questo nuovo atto di mecenatismo prosegue, nei fatti, a manifestare amore per la città di Roma,” sostiene Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali.

“Siamo estremamente orgogliosi di donare questa bellissima ed incredibile opera d’arte di Giuseppe Penone alla città di Roma, ai suoi cittadini, e ai milioni di turisti, che vengono a visitare la Città Eterna ogni giorno. ‘Foglie di pietra’ esprime ancora una volta il profondo legame con questa città e l’importanza di quest’ultima nella storia di FENDI. Penone è un artista italiano di fama internazionale con il quale condividiamo la passione per la creazione, per il più eccelso savoir-faire e per il continuo dialogo tra tradizione e modernità, valori cardine di FENDI”, afferma Pietro Beccari, Presidente e Amministratore Delegato di FENDI.

La grande scultura Foglie di pietra è una delle opere più complesse di Giuseppe Penone: due alberi di bronzo – alti rispettivamente 18 e 9 metri – che intrecciano i loro rami per sollevare a 5 metri da terra un blocco di marmo scolpito di ben 11 tonnellate. In Foglie di pietra archeologia e rovine, storia e biologia si innestano l’una sull’altra per formare un’unione indissolubile tra natura e cultura, celebrando una sintesi profonda tra il passare del tempo naturale e quello umano ed evocando nostalgie romantiche di antiche civiltà perdute.

Installata nel contesto architettonico della città di Roma, l’opera attiva una serie di letture e associazioni tra vari momenti della storia millenaria della Capitale: con il virtuosistico uso di materiali preziosi quali il bronzo e il marmo, Foglie di pietra ricorda i giochi di illusionismo e la meraviglia della Roma barocca, mentre i frammenti di rovine inseriti tra i rami della scultura riportano alla memoria la Roma classica e quella medievale. Intimamente legata alla storia di Roma, Foglie di pietra resta però profondamente radicata nel presente e nel futuro della città. Si tratta infatti della prima opera di arte contemporanea installata in maniera permanente nello spazio pubblico della Capitale, destinata a diventare simbolo dell’identità di una città che cambia e si trasforma senza perdere il contatto con le proprie radici storiche.

Dopo una serie di installazioni scultoree negli spazi pubblici di varie città – tra cui Francoforte e Kassel in Germania, Parigi e New York – con Foglie di pietra Penone interviene nel paesaggio e nella storia di Roma inserendo una presenza inattesa ma perfettamente integrata nella trama della città: Foglie di Pietra mescola natura e cultura intessendo un ricco dialogo tra storia e contemporaneità.

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ultimo aggiornamento: 06-06-2017