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Per la mostra retrospettiva “Nendo: contorni invisibili” a Grand-Hornu, nei sobborghi di Mons in Belgio, lo studio giapponese ha dato vita ad una nuova collezione “woven table”. Grand-Hornu è una vecchia miniera di carbone trasformata in un museo ed entrata dell’elenco dell’UNESCO come patrimonio mondiale nel 2012.

La collezione si basa su un’idea di partenza, le linee possono essere intrecciate in cestelli o maglie per creare una “superficie”. Tuttavia, un’espressione ambigua era l’obiettivo di questa collezione dove il dettaglio di una parte della superficie liscia è stata tessuta, in modo che possa sembrare come se le “linee” stiano per formare una “superficie”, o viceversa la “superficie” può apparire come se venga disassemblata in “linee”. Poiché la forma non può essere fatta da una singola superficie metallica, ogni singola parte è stata creata e poi perfettamente interconnessa e meticolosamente lucidata. Dopo un parziale mascheramento, la maglia è stata leggermente enfatizzata con due sfumature leggermente diverse di bianco.

Photographer: Hiroshi Iwasaki

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ultimo aggiornamento: 29-05-2017