[blogo-gallery id=”206110″ layout=”photostory”]

Bosa si è presentato a Milano con uno stand all’insegna dell’immaginario fantastico di Elena Salmistraro: sono opere di maxi dimensioni o pezzi più quotidiani, ma tutti straordinari per i dettagli ricercati, le finiture speciali, le raffinate palette cromatiche. Agli scultorei vasi Primates, che hanno meravigliato a Maison&Objet, si aggiungono i piatti illustrati che accolgono gli schizzi e le ispirazioni di Elena: una collezione che racconta il delicato rapporto che esiste tra l’uomo e la scimmia. Con quel potere di somiglianza che la rende affascinante, il progetto riporta la scimmia nel nostro ambiente domestico per sedurci con la sua forza vitale.

La vera novità del Salone è la collezione di rivestimenti decorativi Dornette, sempre disegnati da Elena Salmistraro, che ibridano tradizione e modernità e citano le infinite forme della natura con risultati “biomimetici”, in un inedito incrocio tra biologia e tecnologia. Realizzati in fine ceramica, gli elementi sono pensati per dare un tocco luxury alle pareti sia in spazi residenziali sia hospitality. Canyon e Cocoa sono i due primi progetti che compongono la collezione, creando un inatteso effetto tridimensionale: Canyon esprime un linguaggio formale più geometrico che ricorda le stratificazioni geologiche, mentre Cocoa declina linee sinuose ispirate al foliage naturale.

All’interno dello stand sono state presentate anche le nuove lampade Scuba disegnate da Jaime Hayon, con il suo caratteristico segno visionario, per un progetto site specific e diventate parte del catalogo, a conferma della relazione speciale con il designer spagnolo, che all’inizio degli anni 2000 ha determinato il nuovo percorso di Bosa verso il design.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 30-04-2017