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Cesar ha preso parte alla terza edizione della collettiva “A matter of Perception: LINKING MINDS” – a Palazzo Litta durante la Milano Design Week 2017 – con il progetto Fra(m)menti, firmato da Garcìa Cumini.

Come suggerisce il gioco di parole, Fra(m)menti svela un’invisibile unione di menti: collega, separa e unisce, evidente metafora della molteplicità di connessioni tra due o più persone e tra le persone e gli oggetti. Un solo punto fermo, a centro sala: la cucina UNIT di Cesar, firmata da Garcìa Cumini. Tutt’intorno un gioco di specchi mette in relazione prodotto e osservatore, invitandolo ad uno scatto fotografico, da condividere in una o più interazioni social. Attraverso le sue infinite emanazioni, ogni specchio dà vita ad una connessione esclusiva, perché unico è il punto di vista dell’osservatore, il riflesso, il modo di interagire.

Unit, sistema progettuale dinamico e leggero, libero dai vincoli delle pareti, è il perfetto interprete di una messa in scena che coinvolge il pubblico in un’esperienza a tutto tondo. Il design, connotato dall’assenza di spigolosità, le linee archetipe che richiamano una estetica della memoria, catturano l’attenzione del pubblico, invitandolo all’interazione. Gli specchi creano tra loro una rete, una catena immaginaria simile ad una formula alchemica che, a sua volta, riflette se stessa infinite volte, permettendo allo spettatore di perdersi nello spazio, fino a farsi “attore” di una personalissima visione.

Attraverso questa installazione per Cesar, lo studio Garcìa Cumini, responsabile della direzione artistica del marchio, risponde pienamente al tema LINKING MINDS, evidenziando la particolare alchimia che si crea tra le persone. La stessa che, mettendo in relazione progettista e produttore, dà vita all’oggetto di design.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2017