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Il padiglione è
[quote layout=”big”]un camino alto nove metri, una torre del vento, una inusuale ciminiera costruita per ospitare quattro terrecotte di Enzo Cucchi. È di forma conica nella parte inferiore, e cilindrica in quella superiore. Le opere di Enzo Cucchi appaiono sospese e attraggono per la straordinaria forza che sprigionano. Sono illuminate durante il giorno dalla luce solare, filtrata dall’oblò nella sommità della cupola, e dall’alto con i proiettori Tycho di Artemide sospesi all’anello strutturale.[/quote]
Per la mostra “Stanze. Altre filosofie dell’abitare“, un percorso espositivo con 11 ambienti progettati da 11 autori diversi, troviamo il progetto di Andrea Anastasio che vuole
[quote layout=”big”]dare forma a un insieme di polarità che sono state individuate nella riflessione sullo spazio domestico.[/quote]
Spike di Artemide dà una luce indiretta sugli elementi di divisione dello spazio, creando un’illuminazione che è uniforme e leggera. Everything, invece, ricrea una luce d’accento per mettere in evidenza gli elementi significativi dell’ambiente. L’arredo della stampa propone anche il tappeto Cressbreed di Andrea Anastasio per Danese.
“In prospettiva” è lo spazio di Elisabetta Terragni, che utilizza Uglare 19, un sistema di illuminazione dalle alte performance con poca incidenza di volumi fisici e percettivi.
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