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In occasione della Milano Design Week 2016, Designerblog ha incontrato ed intervistato Edoardo Cameli, Direttore commerciale di Talenti Outdoor, azienda produttrice di arredi per esterni, che ha presentato EDEN, la nuova collezione disegnata da Marco Acerbis. Prodotto emblema di questa famiglia di prodotti il Daybed, un innovativo divano per l’outdoor che sembra quasi sospeso nel vuoto: gli importanti volumi degli imbottiti poggiano infatti su una leggerissima struttura cantilever, diventando i protagonisti indiscussi del prodotto.

Ci racconta la storia dell’azienda?

“Fondata nel 2004 da mio padre, Fabrizio Cameli, Talenti è un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di arredi per outdoor. Nata a seguito dell’esperienza con Cameli Marmi – impresa fondata nel 1945 dal nonno materno e specializzata nel settore lapideo – coniuga eleganza, funzionalità e qualità. Talenti offre prodotti per il dining e living in grado di soddisfare le esigenze sia del mercato contract sia di quello privato. Le collezioni Talenti, con un forte rimando al mondo indoor, incontrano i diversi stili, dai più classici a quelli contemporanei.”

Quali sono le novità che presentate per il Salone del Mobile 2016?

“Al salone 2016 presentiamo in anteprima mondiale la collezione Eden, disegnata da Marco Acerbis e l’approfondimento della collezione Cleo (sempre disegnata dall’architetto Acerbis) con elementi particolari e ricercati (quali sedute sospese!) che sono soltanto alcune delle numerose novità che Talenti proporrà al mercato per l’anno 2017. La collezione Eden riconferma la volontà aziendale di affermarsi ai massimi livelli del design nel mondo dell’outdoor, rimanendo coerenti con la strategia aziendale degli ultimi anni di rendere sempre più labile il confine tra indoor/outdoor. La collezione include divani living, daybed (elemento luxury per l’uso outdoor), soluzioni pranzo e di illuminazione – tema che abbiamo inziato a sviluppare con lo stesso Acerbis lo scorso anno.”

Come si sposano oggi a suo avviso creatività e commercio?

“Oggi la creatività è l’anima del commercio, ma allo stesso tempo deve essere supervisionata e affiancata da tecnici, che ne verificano la fattibilità, e commerciali, che hanno il compito di capire se il nuovo prodotto sia in grado di suscitare emozioni alla clientela. Una creatività non controllata può essere letale per un’azienda. Nel mondo dell’outdoor ogni sei mesi ci sono nuove tendenze, nuovi materiali, nuove soluzioni…e tutti questi ingredienti vanno miscelati e amalgamati tra loro se si vuole ottenere un prodotto valido e di successo.”

Una delle sfide di maggiore attualità per le aziende oggi é quella della compatibilità ecologica. Ritiene che sia un elemento tenuto in sufficiente considerazione?

“Da Talenti stiamo lavorando anche su questo fronte e sempre di più nel futuro sarà importante avere prodotti socialmente responsabili. Proprio per questo, siamo sempre molto attenti a selezionare le materie prime da lavorare. Ad esempio per la collezione Cleo utilizziamo un teak di altissima qualità, rigorosamente certificato FSC, e resine termoplastiche riciclate.”

Qualità è sinonimo di longevità?

“Chiaramente un buon prodotto non può prescindere da un’ottima qualità. Anche il design contribuisce alla sua potenziale longevità. Oltre la mera funzione, ci deve essere un quid che leghi quel particolare oggetto a un’emozione e a un immaginario comune che garantisca un duraturo appeal nel tempo. Solo a queste condizioni sì, mi sento di risponderle che qualità è sinonimo di longevità.”

Cosa significa per voi design?

“Design, designer… parole piuttosto inflazionate. A mio avviso dietro la parola design si nasconde un mondo complesso, dietro cui tante persone collaborano per creare un prodotto finale destinato a farsi riconosce ed essere unico. Il designer di oggi è un esteta, attento al dettaglio, in grado di cogliere e soddisfare esigenze latenti di una società che si evolve molto rapidamente. In questi termini, il design si riconferma espressione di un’epoca.”

Ci segnala un giovane designer da tenere d’occhio?

“Ci sono un paio di giovani Talenti, come noi – ride – su cui abbiamo intenzione di puntare. Svelare i loro nomi significherebbe compromettere l’originalità che da sempre contraddistingue le nostre scelte. Stay tuned!”

E un maestro da non scordare?

“Con questa domanda il mio pensiero vola verso Le Corbusier, Albini, che con i loro pezzi storici rappresentano un pezzo di storia del design, istituzioni presenti e future che i nostri nipoti, un giorno, racconteranno ai loro figli, tracce indelebili del nostro mondo.”

In che modo i social network e i blog stanno cambiando il design?

“Social network e blog hanno radicalmente cambiato le regole del gioco: strumenti nati per intrattenere sono oggi canali di diffusione culturale ed irrinunciabili opportunità di business. La rivoluzione digitale, infatti, ha consolidato l’idea di ‘design democratico’, ovvero il bello accessibile a tutti. La rete detta regole, giudica e infine acquista. Designer e aziende, quindi, in una logica market pull, non rispondendo più ad una domanda passiva, ma progettano in base alle esigenze di un utente finale sempre più sensibile al design.”

Come vede il futuro del design?

“Il design del futuro sarà un equilibrio ideale di estetica, versatilità ed usabilità. Un equilibrio raggiungibile solo attraverso la perfetta fusione tra tecnologia, sostenibilità e ricercatezza di forme e materiali.”

Ed infine: qual’è il suo giardino segreto?

“Il mio giardino segreto si trova all’argentario, in Toscana, o meglio… in mare… è una barca! È il mio rifugio, il luogo in cui più riesco a rilassarmi e concentrarmi, soprattutto quando bisogna programmare la stagione successiva… le idee migliori mi arrivano sempre in mare.”

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ultimo aggiornamento: 16-04-2016