Nike presenta la mostra “The Nature of Motion” durante il Salone del Mobile 2016. Il design di Nike anticipa il potenziale del corpo umano attraverso una sinergia di forma, funzione e movimento. L’ossessione di Nike per il Natural Motion persiste e per ogni innovazione il divario tra prodotto e corpo diminuisce.

In occasione del Salone del Mobile Milano 2016, dieci designer contemporanei e innovativi si sono uniti a Nike per esplorare il tema di Natural Motion attraverso vari mezzi. Alcuni lavori sono concettuali (anticipando le future tecnologie) e altri pratici. In molti casi sono stati utilizzati alcuni dei materiali unici di Nike, come il Flyknit.

Le creazioni dell’americana Lindsey Adelman sono influenzate da forme strutturali presenti in natura e dalla tensione visiva che deriva dalla miscelazione di vetro soffiato a mano con elementi metallici a macchina. L’installazione luminosa di Adelman è ispirata dall’invisibile movimento della natura. Esemplificata da due rappresentazioni di rami illuminati, che oscillano in modo costante e delicato, ricorda la naturale rappresentazione del ciclo della vita di un albero.

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Gli italiani Enrica Cavarzan e Marco Zavagno sono i fondatori di Zaven, uno studio creativo multidisciplinare che studia l’interazione tra la comunicazione, il design e l’arte attraverso il prodotto, la grafica e l’installazione di design, così come la direzione creativa. Le voluminose lampade da terra di Cavarzan e Zavagno, che si rifanno alla natura, sono dotate di diffusori fatti da Nike Flyknit. L’installazione si ispira alla bellezza di un atleta in movimento e il riflesso, la luce e l’ombra sono utilizzati per migliorare il movimento umano nello spazio.

L’italiano Martino Gamper accoppia un approccio concreto di creare a un interesse di riutilizzare o riusare materiali, sia allo stato naturale che a quello raffinato. Mostrato all’interno di un ambiente domestico appositamente costruito, la collezione di tamburi di Gamper testimonia il ritmo nel movimento naturale stendendo tessuti tecnici Nike Flyknit su telai laminati compensati e fissandoli con lacci Nike.

Il designer di mobili britannico Max Lamb rappresenta un’educazione nel paesaggio aspro della Cornovaglia, Inghilterra, come catalizzatore della sua attrazione ai materiali naturali, in particolare roccia e legno, che modella in forme pure e brutali che celebrano le qualità prime dei rispettivi elementi. L’installazione surreale di Lamb mostra blocchi di alluminio pesante, marmo e polistirolo levitare sopra un campo di aria compressa che permette loro di muoversi con il tocco più leggero e, a sua volta, sfida la percezione del peso e dello sforzo.

L’architetto americano Greg Lynn unisce le realtà di progettazione e costruzione con tecnologie digitali moderne per spingere oltre i confini di entrambi i mezzi, facendo da pionieri di nuovi metodi di produzione, come la realizzazione di complesse forme funzionali ed ergonomiche usando il macchinario CNC (Computer Numerically Controlled). La sedia intelligente di Lynn, costruita in fibra di carbonio composito e alluminio, utilizza sensori integrati per calcolare la temperatura del corpo della persona e regola, di conseguenza, i moduli di raffreddamento integrati di Peltier, con l’obiettivo di raffreddare o riscaldare un atleta tra i periodi di attività fisica.

Il lavoro del designer tedesco Bertjan Pot è spinto da curiosità impulsiva su materiali, tecniche, strutture, motivi e colori, che lo porta a sorpassare i confini di produzione convenzionali e sperimentare tecniche tessili e di tessitura. Le serie di resting pod di Pot vengono fornite di ruote, simbolo di slancio e movimento, come punto di partenza strutturale. Con il rivestimento di tubi interni di una macchina, carriola, camion e trattore con cavi, cinghie, lacci Nike e Nike Flyknit, avvia un incontro inaspettato ma efficace di tecniche artigianali di tessitura a mano e materiali ad alte prestazioni.

La svedese Clara von Zweigbergk unisce un background di design grafico con un interesse per la carta, colori e artigianato per creare dei prodotti inaspettati. Il designer industriale americano Shane Schneck, dell’Office for Design, ricopre le discipline del design e della tecnologia, nel tentativo di creare nuove soluzioni per la vita contemporanea. Il loro progetto composto da sette sedute studia l’interazione tra equilibrio e postura, in particole come il corpo interagisce con oggetti statici. Ogni sedia, pedana e sgabello è composta da materiali, combinati o naturali, come l’alluminio, poliuretano rigido e sughero che, a causa della loro forma dinamica, richiedono un’interazione da parte della persona che sta seduta.

Sebastian Wrong è un designer e direttore creativo britannico, specializzato in processi produttivi contemporanei e nei materiali, ha una grande passione per la fabbricazione di prodotti di qualità: un interesse dimostrato nel suo lavoro come direttore creativo della sede di Londra produttore di illuminazione della wrong.london e i suoi disegni progressivi. L’ergonomica sedia di Wrong, intesa come una seduta condivisa, avvolge un tessuto intricato attorno ad un telaio in ferro scavato. Modellata da Nike Flyknit, la pelle dettagliata raffigura il quadro di Umberto Boccioni del 1913 “Dinamismo di un giocatore di calcio” e riflette proprio la contemplazione di Wrong del futurismo italiano e l’esame del movimento della modernità, velocità e dinamismo.

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ultimo aggiornamento: 15-04-2016