In occasione dell’evento “Your Lifestyle, your kitchen” di Siematic, Designerblog ha incontrato special Mick de Giulio, il famoso designer americano che ha sviluppato la linea BeauxArts Collection. Celebrato in USA come la “rock star of kitchen design”, Mick De Giulio è un designer fuori dal comune che con le sue nuove idee non convenzionali amplia le possibilità di creazioni altamente personalizzabili. Da Chicago a Las Vegas, da Los Angeles alla Florida, un maestro itinerante ormai apprezzato in ogni angolo del pianeta. Con SieMatic ha realizzato prima il progetto BeauArt 0.1 e recentemente ha creato la sua evoluzione, la BeauxArt 0.2, un concept di progettazione dello spazio che permette di giocare con gli stili e di comporre elementi apparentemente contrastanti in modo elegante ed armonico.

Come nasce la collezione BeauArt 0.2 per SieMatic?

“Ho disegnato la collezione BeauxArts nel 2002 rispondendo a quello che allora credevo mancasse nel design della cucina. All’epoca sembrava che la maggior parte delle cucine scelte fossero o estremamente moderne o con un design eccessivamente tradizionale e pieno di decori. BeauxArts è nata come una collezione fatta di elementi e dettagli molto semplici, da combinare  insieme, con una versione più “pulita” del classico e una nota di moderno. L’obiettivo era quello di poter mixare più materiali ed elementi moderni, offrendo maggiori possibilità di creare  progetti assolutamente individuali. Nel 2011 fu introdotta la BeauxArts.02 che divenne ancora più moderna, con l’aggiunta di nuovi elementi in acciaio e vetro. Ora stiamo lavorando ad altre idee per il futuro.”

La forza di un brand come SieMatic?

“Avendo lavorato sin dalla fine degli anni settanta sul mercato internazionale della cucina, ho sempre conosciuto il brand SieMatic per la sua qualità e robustezza. Nel corso degli anni, l’azienda si è guadagnata un’ottima reputazione a livello mondiale per il design eccezionale, innovazione e affidabilità.”

Qual è il tuo giardino segreto?

“Amo correre e molte buone idee sembrano fluire proprio mentre sono impegnato in lunghe corse piacevoli. Mi piace anche schizzare e disegnare mentre sono in aereo. Non vedo l’ora di avere del tempo per potermi solo sedere e pensare, senza essere interrotto.”

Qual è la differenza tra interior design e outdoor design?

“Ci sono molte più somiglianze che differenze – e anche questo ha a che vedere con il design di prodotto. Sembra che vengano applicati gli stessi principi, come funzione, dimensione, colore, modello ed equilibrio, indipendentemente da quello che si sta progettando.”

Il primo oggetto di design che hai comprato?

“Quando avevo 12 anni, ho acquistato un orologio Timex con il denaro che avevo guadagnato consegnando giornali. Pensavo che fosse bello.”

Come nascono i tuoi progetti?

“Inizio imparando a conoscere i miei clienti. Ho bisogno di sapere che cosa è importante per loro e come essi vogliono vivere nella loro casa. Si tratta più di sviluppare una storia che poi darà eventualmente forma alla loro cucina. Trovo anche che sia utile scrivere idee e parole come in un copione, piuttosto che iniziare con gli schizzi; questo mi aiuta a trovare una direzione e rimanere sulla strada giusta.”

Come si sposano oggi a tuo avviso creatività e commercio?

“Progettare qualcosa che non si vende, è perfettamente inutile. E se un design non consente di fare del business con profitto, non si avrà molto futuro. A volte occorre dare al design un valore che obblighi a  diventare ancora più creativi e a semplificare. Nel business come nel design, essere creativi è la stessa cosa.

Il design potrebbe diventare mai un fenomeno globale come la moda (o lo è già)?

“Il design continua ad evolversi e il passo che lo divide dal diventare un fenomeno come la moda è ormai molto piccolo. La comunicazione elettronica crea nuove idee per viaggiare più veloci di quanto non si sia mai fatto prima. Amo vedere quanto i giovani siano interessati al design  e questo interesse sembra crescere. Penso che l’apprezzamento per il design e la creatività  derivi dalla speranza di poter essere abbastanza svelti da raccogliere le sfide del mondo come in una gara.”

A quali nuovi bisogni cerca di rispondere oggi il design?

“Il design continuerà ad essere influenzato dalla vita indaffarata che conduciamo. Le persone hanno un tempo limitato e danno valore al tempo che trascorrono a casa. Stiamo realizzando progetti con un design più aperto perchè le famiglie vivono in cucina…non solo per preparare i pasti, ma per svolgere i loro lavori, guardare la TV, intrattenersi con gli amici. Mai la cucina è stata così importante come adesso. Il design continuerà ad indirizzare i bisogni per rendere questo locale sempre più confortevole, efficiente e vivibile.”

 
Una delle sfide di maggiore attualità per un progettista é quella della compatibilità ecologica. Ritieni che sia un elemento tenuto in sufficiente considerazione?

“Per l’aumentata consapevolezza, sembra che ora faccia parte del nostro DNA pensare automaticamente all’ecologia nel design. E abbiamo fatto molti passi in avanti – non solo pensando ad un materiale e alla sua composizione, ma anche al processo che lo stesso ha subito prima di essere realizzato. Per esempio, SieMatic ha dei software e sistemi che riducono il materiale di scarto pressoché a zero. E i residui che rimangono, vengono utilizzato per il riscaldamento della fabbrica.”

 
 

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ultimo aggiornamento: 14-04-2016