[blogo-gallery id=”171959″ layout=”photostory” title=”Hilton Molino Stucky Venice, ospita Open con la partecipazione di Daniele Basso, le foto” slug=”hilton-molino-stucky-venice-ospita-open-con-la-partecipazione-di-daniele-basso-le-foto” id=”171959″ total_images=”3″ photo=”0,1,2″]

Al Lido di Venezia, dal 3 al 23 settembre si svolge Open, la 18esima Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni, dove, tra li artisti, troveremo Daniele Basso.

Parallelamente alla Mostra d’Arte Cinematografica, la scultura Achill dell’artista Daniele Basso sarà esposta all’Hilton Molino Stucky accanto ai lavori di Michelangelo Pistoletto e Nam June Paik, tra gli altri.

L’artista, inoltre, in concomitanza all’unico della sua partecipazione ad Open, era alla mostra di celebrazione dei 100 anni della bottiglia Coca-Cola – della quale è stato chiamato a realizzarne un’interpretazione – e alla recente inaugurazione dell’imponente scultura Gigant in occasione della Ski World Cup Alta Badia – Dolomites.

Achill, l’opera di Daniele Basso, è una raffigurazione del rapace della mitologia celtica. Guida al mondo spirituale e simbolo d’illuminazione, creatività e verità…. e per l’artista anche “immagine della facoltà d’osservare le cose da lontano, mantenendo la capacità di guardare i particolari. Esprime la capacità di valutare liberi da condizionamenti.”

La rassegna OPEN è ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa, con intervento critico di Serena Mormino, e organizzata da PDG Arte Communications in collaborazione con il Comune di Venezia e la Municipalità di Lido Pellestrina. “Acciaio specchiante, dal sicuro e forte impatto visivo, contrapposto ad una poesia e concettualità profonda ed interiore; nel rapace mitologico di Basso la forza della materia diventa un’esaltazione dello spirito, riflettendo il mondo che lo circonda e l’io degli spettatori che, inconsapevolmente, diventano parte dell’opera stessa”. Come ricorda Serena Mormino, la curatrice che si è occupata specificatamente dell’intervento di Basso all’interno della manifestazione, “i suoi soggetti, come qui Achill, hanno una doppia anima, non intesa come dualità interiore e caratteriale nei confronti dell’esterno, bensì come capacità di vivere della propria spiritualità e, sapientemente, fare proprie anche le sfumature del ‘resto’ ”.

La Natura e il genere umano, diventano co-protagonisti delle sue espressioni artistiche, capaci di rinnovarsi ogni istante, mantenendone però memoria. Achill, leggiadro e potente, sovrasta l’ambiente e approda in Laguna come simbolo della furia costruttiva dell’Arte.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2015