Venezia, la città che sull’acqua ci vive tutti i giorni, dal 6 maggio, ospiterà Plessi in Venice, un grande progetto, interamente dedicato a questo elemento naturale, ed interpretato da Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940), uno tra i maestri italiani più riconosciuti e apprezzati a livello internazionale.

La scelta non è ricaduta a caso sull’artista, che infatti, ha fatto dell’acqua una delle cifre più caratteristiche del suo lavoro fin dal 1968, dove l’elemento guida molte delle sue creazioni, tra installazioni, film, videotape e performance.

In questa occasione il progetto, curato da Marco Tonelli, si compone di due momenti distinti, di cui il primo è l’esposizione Plessi. Liquid Life. Il flusso della memoria. 1000 progetti. Si tratta di un’esposizione organizzata dal Polo Museale del Veneto in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo e con il patrocino di EXPO 2015 e del Padiglione Italia EXPO 2015. Sarà in programma dal 6 maggio al 22 novembre 2015 alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, palazzo di grande suggestione e ricco di storia, che si affaccia sul Canal Grande di Venezia.

In questo ambiente altamente suggestivo, Plessi ha pensato a una video-installazione con schermi inseriti all’interno di tavoli, che rimanderanno le immagini di un “flusso elettronico” di acqua, per rappresentare idealmente il flusso dei pensieri e dell’intera sua vita creativa.

La scelta del video è stata spiegata dallo stesso Plessi che ha detto: “Penso che il video formi con l’acqua un binomio perfetto: l’acqua è un elemento cangiante, antico, ancestrale primordiale, il video è un elemento della contemporaneità: entrambi sono fluidi, instabili. Entrambi emanano un bagliore azzurro”. Tavoli come scultura, quindi, ma anche contenitori di mille disegni che rappresentano il nucleo ideativo e progettuale dei suoi lavori.

Il secondo momento, invece, organizzato dalla Fondazione Alberto Peruzzo, col patrocinio del Consiglio Regionale Veneto e di Venice To EXPO 2015, proporrà nelle stesse date alla Tesa 94 all’Arsenale, un’unica grande installazione, dal titolo Plessi. Liquid Light.

Al contrario della prima esposizione, qui, per la prima volta da quarant’anni a questa parte, non c’è alcuna presenza di monitor o schermi al plasma, ma solo una tenue e misteriosa luce azzurrina, che fuoriesce dalle chiglie di quattordici barche rovesciate, le llaüt, imbarcazioni tradizionali delle isole Baleari per la pesca a strascico. Ad accompagnare l’esperienza anche un sottofondo sonoro delle onde del mare.
L’uso delle llaüt, da parte di Plessi, viene dal fenomeno di abbandono di queste barche da parte dei pescatori, a seguito dell’intervento della Comunità Europea che incentivava la loro dismissione. Fabrizio Plessi, quindi, dopo una fase di minuziosa ricerca e recupero a Mallorca, ha voluto dar loro nuova vita rendendole contenuto e contenitore di questa installazione che omaggia il Mediterraneo.

Il progetto PLESSI IN VENICE è accompagnato da due cataloghi Peruzzo Editoriale: uno specifico dedicato alla mostra in Ca’ d’Oro, un altro per l’installazione dell’Arsenale.

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ultimo aggiornamento: 25-04-2015